BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Torna Dancin’ Bo. Ondata hip-hop in tutta la città

La rassegna di Cappelli e Ratti dal 27 al 30 dicembre. Inoki fra gli ospiti è c’è anche il Festival Beat.

Torna Dancin’ Bo. Ondata hip-hop in tutta la città

Nel 1991 la comunità hip hop bolognese cantava per voce dell’Isola Posse All Stars Stop al Panico, denunciando lo sgombero dei centri sociali. Oggi, invece, si prende piazza del Nettuno. Quanta strada ha fatto il movimento e quanto è cambiato il clima istituzionale sotto le Due Torri, con un governo cittadino che desidera esplicitamente un dialogo coi giovani, con le sottoculture e con le periferie "sostenendo i processi creativi indipendenti e informali, riconoscendone l’autonomia", come sottolinea la delegata alla cultura Elena Di Gioia, che ieri ha affiancato Vittoria Cappelli e Monica Ratti nella presentazione di uno specialissimo Dancin’ Bo, che dal 27 al 30 dicembre si riprende la città.

E lo fa con un programma tutto dedicato all’Hip Hop che compie 50 anni, arrivando con dj set, danza, talk, spettacoli, proiezioni e basket in tutta la città, ai Giardini Fava, Palazzo D’Accursio, Tpo, Salaborsa, ma anche al salone (barbiereparrucchiere) Marrakech di via Albani, dove si terrà il dj set di Dj Lugi – nome storico della scena – e al cinema Modernissimo dove il 29 dicembre alle 18 verrà presentato Fa’ la cosa sbagliata-The Wackness di Jonathan Levine con introduzione di Luca Gricinella, direttore artistico con Wissal Houbabi di BoloBeat Festival, che inizia una collaborazione con Dancin’Bo, la manifestazione diretta da Cappelli e Ratti, che in città hanno saputo far uscire allo scoperto con dancER il talento di tante ragazze e tanti ragazzi, con un capillare lavoro di "empowerment" culturale attraverso la danza.

In questa quinta edizione di Dancin’Bo dedicata al movimento nato nel Bronx, si vedranno dal vivo alcuni artisti fondamentali della scena back in the days, ovvero gli anni Novanta, Inoki (‘Bologna by Night"), Amir Issaa, Zatarra, Sirx Samba, Dj Lugi (che ha collaborato, tra gli altri, con Neffa, Fritz da Kat, Esa, Kaos, Inoki e Fabri Fibra), Dj Django, Dj Shawa, Master Freez (iniziò a incidere con Irma Records per poi passare alla Bmg, sarà al Tpo sabato 30 dicembre per la jam del party di chiusura) e The Next One. Ecco poi i coreografi Kris e Federica Galimberti, Carlos Kamizele (anche in veste di danzatore), Filippo Gamberini, Alessandra Ruggeri, i danzatori Mario Charty (Blackroots), Mattia Sly Quintavalle e Giacomo Jack Turati con il progetto RIAD, le crew TDB e KC Dance Company, l’attore Cristiano Caldironi e i professori Fabiola Naldi, Marco Solaroli, Stefano Zenni, la giornalista Iman Scriba, Marilson Paulo Da Silva (No Parla Tanto Records). "Cinque anni fa– afferma Vittoria Cappelli – Dancin’Bo è arrivato in piazza e poi è andato in periferia, poi sulla soglia di San Petronio e ora in tutta la città, questo è anche un messaggio di pace per coloro che purtroppo non possono ballare liberi nelle loro piazze, a causa della guerra".