In trecentosessanta, schedina alla mano, pronti a gridare ‘Tombola’. All’Arci Benassi di viale Cavina, il Covid-19 si batte nel segno dell’allegria sicura. Mascherine, un metro e mezzo tra ogni giocatore, ambienti disinfettati a ogni partita: è così che il circolo ha avviato la sua fase 2, riaprendo i suoi locali ai soci il 25 maggio scorso. "Tra domenica e venerdì scorsi – racconta il vice presidente Claudio Bedosti – abbiamo ospitato fino a 360 soci, che sono venuti a giocare a tombola. E stasera, vista la grande richiesta, si ripete. Abbiamo ripreso quasi tutte le nostre attività, perché dobbiamo tornare ad essere quello che siamo sempre stati: un luogo di aggregazione per il quartiere. Ma lo facciamo tenendo a mente come principio chiave la tutela della salute e della sicurezza dei nostri soci". E quindi via alle partite a bocce, "ma ciascuno porta le sue e le disinfetta ad ogni partita – come spiega il vice presidente –, mentre al biliardo pensiamo noi, igienizziamo palle e stecche a ogni cambio di giocatori".
Quasi tutto come prima? Quasi. Perché ancora per qualche tempo le partite a briscola e scopone sono vietate, "perché igienizzare ogni volta i mazzi di carte è impossibile", precisa Bedosti. Ancora off-limits anche le piste da ballo, "ma speriamo di riuscire in qualche modo ad attrezzarci presto, anche perché, nei due mesi di lockdown non siamo rimasti con le mani in mano". Anzi. La dirigenza del circolo ha lavorato sul lungo termine: per prima cosa, ha realizzato dei collegamenti audio-video tra le tre sale del circolo. "In questo modo – spiega Bedosti – rispettando le regole per il distanziamento sociale possiamo anche ospitare eventi molto numerosi. Penso ad esempio alla partita Bologna-Juve del 22 giugno: se venissero a vederla più di 200 soci potremmo aprire anche l’altra sala, attrezzandola in due minuti per ospitare altre 150 persone".
E poi, c’è la questione estate. "Stiamo allestendo il giardino per il nostro ‘Estate Benassi’: l’idea è partire il 18 giugno. Vogliamo dare al quartiere Savena uno spazio per tutti: famiglie, bambini, giovani e anziani, perché si divertano in sicurezza, mangiando crescentine (e non solo) in compagnia. Abbiamo fatto tanto, per essere un luogo per tutti malgrado il questo momento complicato". Anche per i ragazzi, che probabilmente già da mercoledì prossimo potrebbero poter tornare a giocare a calcetto nel campo del circolo. "L’idea – conclude il vice presidente del Benassi –, per l’anno prossimo, se tutto andrà bene, è realizzare anche un campo di calcio a sette. Il quartiere non lo ha e noi vorremmo attrezzarlo, per dare un’opportunità di svago in più ai nostri ragazzi".