BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Tom Benjamin, l’inglese che ama Bologna

I suoi gialli hanno fatto conoscere la città al mondo. Domani presenta ’The Bologna Vendetta’.

Tom Benjamin: i suoi gialli sono i più venduti in lingua inglese da Feltrinelli

Tom Benjamin: i suoi gialli sono i più venduti in lingua inglese da Feltrinelli

Tom Benjamin è un inglese che anni fa decise di lasciarsi dietro Londra per venire ad abitare a Bologna. Seguì l’amore, si potrebbe dire, ma anche quella sua fascinazione irresistibile per le città ancora vere, dove la contemporaneità non ha cannibalizzato la storia, l’estetica, la misura umana. Naturalmente questo succedeva nel 2008, tutto un altro mondo rispetto all’oggi. Il mondo che Benjamin, classe 1967, con un passato da fotoreporter e a lungo portavoce di Scotland Yard, ha scelto per i suoi libri, creando il detective Daniel Leicester che si inoltra nel torbido della Dotta e che negli anni ha fatto conoscere Bologna al mondo.

Il sesto e ultimo romanzo si intitola ’The Bologna Vendetta’, verrà presentato domani alle 18 alla Feltrinelli e si tratta del primo incontro che la libreria propone in lingua inglese. Benjamin, i cui libri sono il maggior successo editoriale in lingua inglese della libreria Feltrinelli e delle Librerie Coop sotto le Due Torri, sarà poi il prossimo ambasciatore di Bologna Book Plus, l’insieme di eventi dell’editoria generalista dentro alla Fiera del libro per ragazzi, creato da Jacks Thomas.

Tom Benjamin, che storia racconta ’The Bologna Vendetta?’"In questo nuovo episodio il mio protagonista e narratore Daniel Leicester, un english man che vive a Bologna e lavora per l’azienda del suocero, insegue una donna in piazza Verdi, il tutto all’apice dell’estate. Vede una bici che potrebbe esse quella della moglie e che è stata rubata dieci anni prima, quando lei è morta, sbalzata dalla sua bicicletta che poi è scomparsa".

Perché si tratta di una vendetta?"Ci sono molti percorsi in questa nuova storia, che è una storia di inseguimenti. Dando la caccia alla bici, lui scopre questo mondo moderno rappresentato da un gruppo di anarchici che cerca di distruggere Airbnb e gli affitti brevi a Bologna: sono loro che hanno rubato la bici, però viene a contatto con una cospirazione ancor più grande. La vendetta di cui parlo è quella di questo gruppo che la cerca contro il sistema, ma è anche la vendetta contro gli alti membri di un gruppo massone che aveva fondato la mensa per i senzatetto dove Daniel lavorava appena arrivato in città, perché ha il sospetto che forse la morte della moglie Lucia non sia stata accidentale".

Lei vive a Bologna dal 2008, ma è ancora la sua città ideale?"Il primo libro che ho pubblicato, lo scrissi proprio appena arrivato sotto le Due Torri, ma fu pubblicato solo nel 2020, ’A Quiet Death in Italy’. La Bologna che presentavo era davvero quella che conobbi all’inizio, una città differente da quella odierna, che esisteva prima dell’iPhone, prima che Ryanair raggiungesse l’Italia, prima di Airbnb, prima dell’arrivo del turismo a Bologna. Nel 2008 c’era l’occupazione delle case, con il movimento che lottava contro quella che vedeva come una minaccia alla vita in città e io per il primo romanzo ho un po’ imbrogliato sul periodo storico, perché volevo raccontare al lettore di lingua inglese la Bologna che conoscevo e amavo e che era sconosciuta al turista. E ho continuato a farlo per costruire il mio mondo narrativo, ma attraverso i libri mi son reso conto di aver registrato i cambiamenti degli ultimi diciassette anni in cui il tessuto originale di Bologna è cambiato. Rimane una città che amo, ma forse, per le mie storie, inizierò a guardare altrove... Mi incuriosisce una certa faccia della Puglia, non certo quella più famosa, però".