Mamme in ansia confinate in corridoio perché l’esame si affronta da soli, computer, collegamento e professori schierati nel monitor con tesina sulla cattedra.
Eccolo l’esame di terza media, il primo in epoca Covid, dove i quattordicenni, in mezz’ora, si sono lanciati nell’esposizione della loro tesina scritta su un argomento di collegamento con tutte le materie.
La stragrande maggioranza delle medie è partita ieri. Anche se, alla spicciolata, qualche ragazzino è stato interrogato già la scorsa settimana. "Strepitosi" scandisce Carmelo Adagio, preside dell’Istituto comprensivo di Gaggio Montano con medie sparse tra Gaggio, Castel d’Aiano e Lizzano. "Sono strepitosi" ripete come un mantra, mentre assiste agli esami di tutti i suoi ragazzi, scaglionati in turni. "Stanno dando una grande prova di ‘maturità". Presente a tutti gli esami anche Teresa Pintori, preside dell’istituto comprensivo 17 di cui fa parte la media Gandino.
"Questo esame è la prima occasione in cui questi ragazzi mettono alla prova se stessi. Non può essere liquidato con un semplice voto finale o un giudizio", osserva Pintori.
Da questi mesi di divieto di accesso alla scuola, i ragazzi hanno approfittato per "acquisire più competenze possibili. Competenze anche nuove" che torneranno di certo utili. Come può essere stata la didattica distanza su cui il comprensivo 17 non ha certo scherzato, coinvolgendo finanche i piccolini della materna Teresina Guidi.
Alle Gandino, non appena il Miur ha deciso che la tesina era obbligatoria, i prof hanno lavorato moltissimo. Non solo nel dare linee guida e affiancare gli studenti, ma anche nella ‘prova generale’ dell’esposizione "avvenuta davanti ai compagni" delle altre classi.
"Sono tesine bellissime", sottolinea con orgoglio Pintori che, non appena potrà archiviare la sessione d’esame, le pubblicherà sul sito della scuola.