NICOLETTA BARBERINI MENGOLI
Cronaca

Terrore in mare. Yacht finisce contro lo scoglio e poi affonda

Sulla barca, di proprietà della famiglia Magli, c’erano 11 persone: sono tutti salvi. Lo schianto è avvenuto a Ferragosto in Corsica.

Bologna, 17 agosto 2024 – Doveva essere una bella esperienza di mare: navigare placidamente cullati dalle onde insieme alla famiglia e agli amici su una bellissima barca. Invece il destino ha voluto improvvisamente cambiare le carte in tavola e rendere il Ferragosto 2024 un giorno da dimenticare per alcuni componenti della famiglia Magli, la dinastia che ha segnato decenni della moda mondiale con le sue calzature: la barca su cui viaggiavano Monica Magli e il marito Alberto Zucchini Affronti – uno yacht di 27 metri di nome ‘Manta’, costruito nei cantieri Canados, con 11 persone in totale a bordo – ha infatti urtato uno scoglio non segnalato dal Gps in Corsica, inabissandosi nel giro di poco tempo.

Terrore in mare. Yacht finisce contro lo scoglio e poi affonda
Sulla barca, di proprietà della famiglia Magli, c’erano 11 persone: sono tutti salvi. Lo schianto è avvenuto a Ferragosto in Corsica.

Il naufragio è avvenuto giovedì mattina verso le 6,30 al largo della punta di Senetosa, nella parte sud dell’isola francese. In pochissimi minuti, la barca ha cominciato ad imbarcare acqua. Monica Magli e il marito Alberto Zucchini Affronti erano a fianco del comandante quando quest’ultimo ha visto lo scoglio e lo ha segnalato, sterzando prontamente senza però riuscire a evitare l’urto, molto violento.

Paura per la nipote del fondatore del noto brand di scarpe: salvate 11 persone (foto Les Sauveteurs en Mer - Centre SNSM Propriano)

Segnalata la posizione ai soccorritori, in breve la situazione si è aggravata. Il figlio della coppia dormiva nella cuccetta e un suo amico era invece sopra, perché i due ragazzi si apprestavano a scendere in Corsica dopo poche ore. Il grande rumore dell’urto ha fatto sì che i quattro ospiti e la figlia della coppia, con i pigiami e le camicie da notte ancora indosso, si precipitassero a indossare i salvagenti, con i pavimenti già bagnati e le cuccette piene di acqua. Le tre persone dell’equipaggio e tutti gli occupanti della barca hanno aperto le zattere e vi sono saliti sopra, aspettando i soccorsi. Quando sono intervenuti i soccorsi lo yacht era già mezzo sommerso. Una barca a vela è stata la prima ad arrivare, ma anch’essa ha trovato delle difficoltà, dati gli scogli a pelo d’acqua, e non ha potuto fare nulla.

Solo con l’arrivo di un catamarano guidato da un esperto skipper che è riuscito ad avvicinarsi di più all’imbarcazione e alle zattere, gli occupanti dello yacht si sono sentiti al sicuro. A coordinare il salvataggio è stata l’associazione Sauveteurs en Mer, che ha anche dato ospitalità e vestiti asciutti ai naufraghi nelle ore successive all’incidente. Se per fortuna tutti i passeggeri sono rimasti illesi (tranne Alberto Zucchini, che si è rotto un dito del piede), lo yacht ha subito ben altro destino: dai primi rilievi fatti dai sommozzatori, infatti, l’imbarcazione pare essersi letteramente divisa in due parti dopo l’urto.