Bologna, 24 novembre 2022 - Il cervellone alleato dell'uomo contro gli eventi catastrofici. Il supercomputer Leonardo, inaugurato oggi anche dal presidente Sergio Matarella, aiuterà anche a capire meglio terremoti e tsunami secondo l'Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. "Capace di eseguire più di un miliardo di miliardi di operazioni al secondo, costituirà un'infrastruttura europea di punta per il calcolo scientifico ad alte prestazioni, e permetterà di affrontare le nuove sfide della ricerca anche nelle scienze della Terra e nello sviluppo di servizi per la società basati sull’utilizzo dei supercalcolatori di ultima generazione - spiega una nota -. Tra questi, anche le valutazioni scientifiche nell'ambito degli eventi sismici, vulcanici e dei maremoti".
Leggi anche E' il quarto computer più veloce al mondo - Nelle Marche continua lo sciame sismico
"La possibilità di elaborare quantità finora inimmaginabili di dati apre nuovi orizzonti e nuovi spazi di ricerca - osserva Micol Todesco, al timone della sezione Ingv bolognese -. Partecipare al varo di questa incredibile risorsa è un'emozione vivissima. Un pò come il telescopio di Galileo, questo nuovo strumento allargherà il nostro sguardo sul mondo rivelando dettagli sconosciuti e regalandoci nuove dimensioni da esplorare", ha aggiunto.
Per Esposti Ongaro (direttore sezione Pisa) il supercomputer Leonardo "è un'opportunità incredibile per l'Ingv e per tutta la comunità scientifica, soprattutto per i giovani e le giovani ricercatrici che credono nel futuro dell'integrazione di grandi moli di dati nei modelli digitali del sistema Terra".
Il supercomputer diventa così un altro potente strumento a disposizione delle Scienze della Terra e dei progetti europei in questo settore ai quali l'Ingv già partecipa, come Cheese (Centre of Excellence for Exascale in Solid Earth) per i servizi di calcolo urgente per l'allerta precoce e la valutazione dei rischi in caso di eventi naturali calamitosi, Dt-Geo (Digital Twin for GEOphysical extremes) che mira ad analizzare e prevedere l'impatto di tsunami, terremoti, vulcani e sismicità antropogenica.