Bologna, 9 novembre 2023 - Ha chiesto 15 anni di condanna il pm Nicola Scalabrini per il 32enne di origine marocchina accusato del tentato omicidio dell'ex compagna nonché madre dei suoi tre figli, picchiata e ferita gravemente alla gola con un paio di forbici il giorno della Vigilia di Natale in via Rialto, sotto gli occhi dei bambini.
La giovane, ora difesa dall’avvocato Donata Malmusi, venne ricoverata all'ospedale Maggiore in gravi condizioni e poi dimessa dopo un mese.
La Procura aveva chiesto il giudizio immediato per l'uomo, ma il difensore, l'avvocato Matteo Sanzani, ottenne l'ammissione al rito abbreviato. Rigettata dal giudice Grazia Nart la richiesta di abbreviato condizionato a una perizia psichiatrica sull’imputato.
Parti civili al processo, oltre alla vittima, anche il Comune in quanto tutore legale dei tre figli minorenni (la capacità genitoriale della coppia era stata sospesa anche per pregressi motivi di salute della vittima, causati dalla dipendenza di sostanze per cui ora si sta curando). Non si sono costituiti i medici del 118 aggrediti dall’uomo subito dopo l’arresto e il ricovero in ospedale né la donna rapinata dell’auto a bordo della quale il 32enne fuggì dopo l’accoltellamento della compagna, salvo poi schiantarsi pochi metri dopo a due passi dalla Questura. In quel contesto assalì anche i poliziotti che lo arrestarono.
Oltre che di tentato omicidio, il marocchino risponde dunque anche di lesioni, resistenza e rapina: i 15 anni di pena richiesta comprendono tutti i capi d’imputazione e sono già scontati di un terzo come previsto dal rito abbreviato.
L’avvocato Malmusi ha chiesto per la sua assistita anche una provvisionale di 150mila euro. Sentenza il prossimo 18 gennaio.