Un’istantanea della società contemporanea, raccontata dai trentadue diversi punti di vista delle fotografe dell’associazione Donne Fotografe: ha aperto a Palazzo d’Accursio la mostra ’Genti. Tempi e luoghi dell’umano’, che rimarrà in sala d’Ercole fino all’11 ottobre. I rapporti sociali, le relazioni, le dinamiche familiari (tradizionali e nuove), vengono raccontate da più di 150 scatti: "Non abbiamo avuto l’ambizione di ritrarre la società nella sua totalità, ma dai punti di vista di queste donne, che hanno scelto un soggetto a cui si sentivano più prossime e vi sono entrate in contatto" spiega Silvia Mazzucchelli, curatrice della mostra. L’esposizione è suddivisa in cinque sezioni: Presente e Futuro, con i giovani migranti di Mariana Cappelli, Margherita Dametti e Patrizia Bonanzinga, o i Maranza di Daniela Facchinato, o ancora gli studenti universitari raffigurati da Claudia Ioan. Vi è poi La gioia e il sudore, con donne contadine o animali condotti all’alpeggio estivo, Gente strana e Gente Nostrana, che apre ad un universo dalla composizione multiforme, Stare assieme e infine Il tempo ci attraversa. "Portare a Palazzo d’Accursio le mostre delle associazioni culturali che si occupano di arti visive, e renderle fruibili gratuitamente per tutti è un regalo a città e ai turisti. Sembra di entrare in una stanza in cui sta avvenendo una conversazione" si complimenta Giorgia Boldrini del Comune.
Il progetto è infatti stato portato avanti dall’Associazione Donne Fotografe, fondata a Bologna nel 2017, che ad oggi conta 46 socie: "Il nostro obiettivo è quello di poter portare in giro per l’Italia il lavoro collaborativo e il ruolo sociale delle donne" conclude la presidente Lucia Baldini.
Alice Pavarotti