FRANCESCO MORONI
Cronaca

Telefonata Meloni-de Pascale. Il governatore alla premier: "Ora serve fiducia reciproca"

"Sì è congratulata. Le ho ribadito che dovrei essere io il commissario per l’alluvione. Chiedo un cambio radicale di passo, un patto repubblicano per superare le contrapposizioni".

Telefonata Meloni-de Pascale. Il governatore alla premier: "Ora serve fiducia reciproca"

"Sì è congratulata. Le ho ribadito che dovrei essere io il commissario per l’alluvione. Chiedo un cambio radicale di passo, un patto repubblicano per superare le contrapposizioni".

Giorgia Meloni chiama, Michele de Pascale risponde. Ieri mattina era stato proprio l’ormai ex sindaco di Ravenna, fresco di proclamazione ufficiale come nuovo governatore della Regione, a invocare un immediato "primo contatto con Palazzo Chigi". Contatto che è arrivato già in giornata, con la telefonata del presidente del Consiglio, che ha chiamato de Pascale per complimentarsi della nuova investitura. "Ho ricevuto una telefonata di congratulazioni da parte della premier – racconta de Pascale – e l’ho ringraziata per la cortesia. Il colloquio è stato corretto e un’occasione per affrontare alcuni temi urgenti per l’Emilia-Romagna e il Governo, primo fra tutti quello della gestione del post-alluvioni".

Al centro, soprattutto, la volontà da parte del governatore di assumere l’incarico di commissario alla ricostruzione. "Quello che penso la presidente lo sa bene: ritengo che le cose funzionerebbero molto meglio se ci fosse un ingaggio diretto tra Regione e Governo. Non voglio preordinare la riflessione all’incontro con Meloni (che compatibilmente con l’agenda della premier "ci sarà presto, nelle prossime settimane", ndr). Prima ancora serve fiducia reciproca e quello che ho chiamato ‘Patto repubblicano’: se il commissario è il presidente della Regione, ma mancano fiducia e gioco di squadra, non serve a niente. Il lavoro va fatto in sinergia con il Governo".

De Pascale prima ha fatto un passaggio nella sede bolognese della Cisl, dove ha visto il segretario generale Luigi Sbarra, poi, nel pomeriggio, si è recato da Legacoop, incontrando il presidente regionale Daniele Montroni e quello nazionale Simone Gamberini. E sull’alluvione, il governatore insiste: "Si possono legittimamente avere opinioni diverse su come sono andate le cose in questo anno e mezzo, ma chiuderci in questo dibattito rischia di non produrre alcun risultato. Sono ottimista: non serve in questa fase alzare i toni, fare prove di forza, serve sedersi a un tavolo e dialogare. Alla Meloni ho precisato che non è un ‘vogliamoci bene’, è un ‘cambiamo radicale di passo’ da parte di ognuno: Regione, Governo, enti locali, tutti devono dare di più senza contrapposizioni".

Insieme con la nomina di de Pascale, ieri, c’è stata quella dei 50 consiglieri che comporranno l’Assemblea legislativa: al massimo entro tre settimane si insedierà la nuova giunta. "Non siamo lontani – chiude il governatore –. Questa regione deve essere consapevole del suo pluralismo territoriale: non deve essere policentrica, ma plurale".