REDAZIONE BOLOGNA

Telefonata anarchica al Carlino di Bologna, le reazioni: “Notizie inquietanti, vicini al giornale e alla città”

Coro di solidarietà della politica. Lepore: “Ci affidiamo alle forze dell’ordine”. Bonaccini: “Tenere alta l’attenzione”. Casini: “Non si ceda al ricatto dei violenti”

La telefonata arrivata al giornale prometteva azioni nel nome dell'anarchico Alfredo Cospito

La telefonata arrivata al giornale prometteva azioni nel nome dell'anarchico Alfredo Cospito

Bologna, 2 febbraio 2023 – “Sono inquietanti le notizie che vorrebbero la città di Bologna prossimo luogo di un 'grave attentato’ da parte di fazioni che solidarizzano con Alfredo Cospito”.

Commenta così Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera, la telefonata di stampo anarchico arrivata alla redazione del nostro giornale – prosegue -, al sindaco Lepore e alla cittadinanza, e la mia più ferma condanna verso chi tenta di avvelenare la vita istituzionale del Paese attraverso violenze e intimidazioni".

E in mattinata è arrivata anche la reazione del sindaco, Matteo Lepore: “Non mi sono fatto alcuna idea. Noi ci affidiamo al lavoro delle forze dell'ordine e delle istituzioni”. Ha detto a margine di una conferenza stampa.

Casini: “Non si ceda al ricatto dei potenti”

“Non mi meraviglio che telefonate minatorie verso esponenti di governo e verso Bologna siano pervenute proprio al giornale della città, “Il Resto del Carlino”, presidio permanente di democrazia e libertà. Come ho avuto modo di dire recentemente, l’unica strada che l’Italia non può permettersi di intraprendere è quella di cedere al ricatto dei violenti”. Lo scrive in una nota Pier Ferdinando Casini.

Bonaccini: “Tenere alta l’attenzione”

Bisogna "tenere molto alta l'attenzione. Ho ovviamente fiducia nelle istituzioni, nella magistratura, nella Procura", dichiara Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna e candidato alla segreteria del Pd.

"Ho fiducia che si faranno le cose per bene", spiega a margine di una conferenza stampa. "Speriamo sia solo la minaccia di qualche sconsiderato. Però, visto il clima che si sta respirando nel paese, teniamo tutti alta l'attenzione dal punto di vista civile e democratico".

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Opposizioni sulle barricate: “Il Comune prenda le distanze”

"Da mesi denunciamo la minaccia che un gruppo di sedicenti anarchici rappresenta per Bologna e i bolognesi – afferma una nota del gruppo FdI al Comune – . Le inopportune sparate di certa sinistra che si trova al governo della città hanno di fatto creato un terreno fertile alla crescita indisturbata di questi delinquenti che si nascondono dietro a una presunta anarchia".

L'augurio delle opposizioni è che "questo gravissimo episodio non passi sotto silenzio e spinga Lepore a prendere le distanze da quei componenti della sua giunta e della maggioranza che hanno mostrato una evidente accondiscendenza verso questi violenti personaggi".

La telefonata, si aggiunge Marta Evangelisti (capogruppo FdI in regione) "dimostra ancora una volta la violenza di persone che certamente verranno individuate e perseguite”.

Lisei (FdI): “Non ci faremo intimidire”

Poi il senatore FdI Marco Lisei: "Da bolognese esprimo rammarico e preoccupazione per le minacce anarchiche rivolte alla città ed 'Resto del Carlino' che a tutti gli effetti è la città per l'importante ruolo di informazione che svolge quotidianamente. Solidarietà anche a tutti i lavoratori e professionisti che vi lavorano. Non ci faremo intimidire da queste minacce e Bologna non si piegherà a queste intimidazioni", dice a sua volta il senatore Fdi Marco Lisei.

Di Benedetto (Lega): “Il Comune faccia la sua parte”

Mentre la Digos indaga sulla minaccia anarchica "anche il Comune faccia la sua parte ", afferma il consigliere comunale della Lega Matteo Di Benedetto. Se si rischia il ritorno agli anni delle Br, va messa in campo ogni azione necessaria per evitarlo. Le prese di posizione a favore di chi gambizza e chiede di cancellare il 41bis, a beneficio di mafiosi e terroristi, devono finire. L'amministrazione stia dalla parte dei cittadini. Altrimenti si dimettano e vadano in corteo con chi vuole mettere a ferro e fuoco la città.

I civici: “Le istituzioni rispondano”

Le minacce preoccupano anche i consiglieri comunali Samuela Quercioli e Gianmarco De Biase (Bologna ci piace). C'è "una minaccia di una gravità tale che deve fare riflettere tutti, nessuno escluso. Condanniamo fermamente questo atto che riguarda tutta la città. Le istituzioni, tutte, devono rispondere con grande fermezza nel contrastare simili atteggiamenti antidemocratici", dicono Quercioli e De Biase.

Borghi (Pd): la politica recuperi il senso di unità

"Solidarietà al direttore del Resto del Carlino”. E’ l’eco del senatore del Pd, Enrico Borghi, a Omnibus su La7. Che prosegue: "Ai servitori dello stato e a tutte le persone che sono state minacciate in queste ore e in queste settimane, abbiamo anche notizie di manifestazioni ostili alle nostre ambasciate all'estero. C'e' il rischio che si inneschi un processo di enfatizzazione di una rete. Donzelli ha sfruttato l'enfasi mediatica che si è generata e che ha prodotto una spaccatura nella politica italiana". 

"Ora dobbiamo tutti recuperare il senso dell'unità e della coesione sul tema dell'antimafia e dell'antiterrorismo – conclude -. Il dibattito si è interrotto proprio quando si parlava in aula della legge che istituisce la commissione Antimafia. C'è bisogno che chi ha delle responsabilità vada fino in fondo dal punto di vista della capacità di guidare questi processi. Se propaliamo notizie improprie mettiamo a rischio la sicurezza dei nostri cittadini".

Malavasi (Pd): “Solidarietà ai giornalisti e alla città”

“Notizie gravissime e inquietanti – afferma Ilenia Malavasi, deputata reggiana del Pd -. Esprimo la mia profonda solidarietà ai giornalisti e ai lavoratori de Il Resto del Carlino, per la telefonata minatoria ricevuta. E sono vicina al sindaco Lepore e ai cittadini. Si sta creando un clima pesante nel Paese; per questo mi auguro che le forze politiche siano unite e il partito di maggioranza interrompa la campagna infamante nei confronti del Pd per ristabilire la normale dialettica parlamentare: oggi più che mai serve sostenere l'unità nazionale. La mia ferma condanna a chi usa minacce e violenza per intimidire il Paese e le sue istituzioni".