"BolognaFiere è per noi un partner strategico. Sotto le Due Torri c’è il nostro naturale luogo fieristico e, insieme, possiamo crescere ancora". Tecniche Nuove Spa, gruppo editoriale nato nel 1964 specializzato nell’informazione professionale, prima nel settore della meccanica poi anche in altri settori industriali, compie sessant’anni. Un traguardo importante per il gruppo che racchiude al suo interno anche Senaf Srl, strettamente connessa con il distretto fieristico bolognese.
Presidente Ivo Nardella, come si evolve negli anni Tecniche Nuove?
"Nasciamo come gruppo editoriale specializzato nel settore B2B, prima nel manufacturing, ma man mano ci siamo indirizzati anche verso altri settori industriali. Poi, a trent’anni dalla fondazione, ai canali tradizionali dell’informazione, dalle riviste alla manualistica tecnica e convegni, abbiamo iniziato ad affiancare e sviluppare un’attività fieristica".
Quando nasce il sodalizio con BolognaFiere?
"Circa quarant’anni fa, quando abbiamo fatto la prima manifestazione nella Fiera di Bologna. Quindi il nostro rapporto nasce da lontano, poi si è evoluto".
In che modo?
"Negli anni abbiamo organizzato diversi eventi in altri distretti fieristici, ma Bologna ci è sempre rimasta nel cuore. Tanto che abbiamo deciso di spostare Mecspe, fiera dell’industria manifatturiera, nata a Milano e poi realizzata a Parma, a Bologna: non c’erano più le condizioni di spazio per svolgerla lì, perché la manifestazione è cresciuta molto, quindi abbiamo optato per l’insediamento nel quartiere bolognese. Ma con BolognaFiere abbiamo creato ben altro, più di una semplice fiera".
Ossia?
"Abbiamo costituito, nel 2019, una società paritetica con BolognaFiere e Senaf Srl, dal nome Bos Srl: in questo contesto, il distretto ha fatto confluire Cosmofarma, mentre con Senaf è entrato Exposanità. Una società in cui noi gestiamo l’organizzazione della manifestazione, mentre BolognaFiere mette a disposizione spazi, know how e servizi. In questo contesto, quando siamo arrivati con Mecspe a Bologna, abbiamo trovato anche Saie, fiera che negli anni si era un po’ sgretolata".
E cos’è successo?
"Noi abbiamo una ventina di piattaforme editoriali nel mondo dell’architettura, delle costruzioni e dell’edilizia. Per questo BolognaFiere ha ritenuto una sfida affidarci questa manifestazione, che abbiamo portato ad alti livelli, triplicando gli spazi in quattro edizioni".
Come definirebbe questo rapporto con il distretto bolognese?
"Cresciamo insieme e tramite il vettore di Bos vediamo l’unione di un’ottima piattaforma fieristica, un’ottima gestione dei servizi e una grande conoscenza del mercato e delle aziende. Noi ci impegniamo ad accompagnare i nostri utenti durante l’anno con una comunicazione importante, fino all’ingresso in fiera. BolognaFiere ha una visione di società che crea partecipazione pubblica ed è ai massimi livelli di management grazie al presidente Calzolari e l’ad Bruzzone".
Mariateresa Mastromarino