PAOLO ROSATO
Cronaca

Aeroporto Marconi Bologna, tassa sui voli rumorosi

Nel 2020 la Regione applicherà l’Iresa Donini: "Previsto un introito di due milioni l’anno"

L’aeroporto Marconi (foto Dire)

L’aeroporto Marconi (foto Dire)

Bologna, 14 maggio 2019 - Raffaele Donini, assessore ai Trasporti della Regione, lunedì avete compiuto un primo passo verso una svolta notevole per il traffico aeroportuale.

«Dal 1° gennaio 2020 in Regione scatterà l’Iresa, l’imposta sul rumore degli aeroporti. Già istituita nel 2012, ma subito sospesa da via Aldo Moro. Ieri la giunta, su mia proposta, ha invece approvato un nuovo progetto di legge da sottoporre, nei prossimi mesi, all’assemblea legislativa e che si applicherà dal prossimo anno. Un atto bipartisan richiesto in particolare da Pd e M5S»

Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti (Serra)
Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti (Serra)

Quanto prevedete di incassare?

«Si prevede un introito di circa due milioni di euro all’anno»

Come lo reinvestirete?

«Quei soldi dovranno essere prioritariamente destinati ai cittadini che vivono quotidianamente il problema delle emissioni acustiche derivanti dai decolli e dagli atterraggi»

Perché questa svolta?

«I tempi sono maturi e il traffico aereo, soprattutto a Bologna, ha visto un incremento significativo negli ultimi anni. Crediamo sia giusto quindi prevedere finanziamenti, tramite un’imposta ad hoc, presente anche in altre Regioni, per gli investimenti anti rumore nelle zone vicine agli aeroporti, per strumenti di monitoraggio sempre più precisi e soprattutto per contributi ai cittadini che a quelle emissioni acustiche sono sottoposti. Adempiamo peraltro a un provvedimento approvato dall’assemblea nel dicembre 2018 su proposta dei consiglieri Paruolo (Pd) e Piccinini (M5S), ma che abbiamo l’obbligo di correggere adeguandolo alla legislazione nazionale».

L’imposta vale per tutti gli Aeroporti della Regione?

«La necessità per la Giunta di intervenire è anche per questo. Il progetto di legge esclude i piccoli aeroporti, che saranno esenti fino al raggiungimento dei 10mila voli all’anno. Scatterà automaticamente anche per i piccoli, quando raggiungeranno quella quota»

Cosa si aspetta da questo provvedimento ?

«Il Marconi sta già investendo ingenti risorse finanziarie per il piano di abbattimento del rumore. Il gettito di questa imposta lo interpretiamo più come un sostegno ai Quartieri interessati, al territorio, ai cittadini per contributi, investimenti ambientali e monitoraggio. Stiamo anche pensando, verificandone in via preventiva l’efficacia sul piano della sicurezza e della gestione della stessa imposta, di valutarne l’esenzione per quei voli, in orario notturno, che dovessero evitare il decollo e l’atterraggio nelle zone più dense delle città».

L’Iresa potrebbe quindi ridurre il rumore aeroportuale?

«Sarà soprattutto il Piano antirumore dello stesso Marconi a ridurre drasticamente le emissioni acustiche. L’Iresa soprattutto sarà un gettito finanziario capace di supportare ulteriori investimenti pubblici e privati a beneficio dei cittadini»

Temete che le compagnie aeree si irrigidiscano e che alcune possano lasciare Bologna?

«Non vediamo questo problema, ormai tante regioni in Italia stanno già applicando l’Iresa e il Marconi possiede le caratteristiche ottimali di competitività e di efficienza. Noi continueremo a investire per rendere sempre più competitive le nostre infrastrutture. Basti pensare al People Mover che inaugureremo fra qualche settimana oppure al Passante»

Incontrerete i Comitati?

«Certamente. Ogni nostro progetto di legge si presta a un confronto con i cittadini interessati. Lo faremo, attraverso le udienze conoscitive delle commissioni competenti. Io sarò presente e ascolterò tutti come sempre».

DI PAOLO ROSATO