Tartufo, re dell’autunno. A Savigno al via la festa

Da sabato il tradizionale appuntamento con 150 espositori da tutta Italia. Degustazioni e stand gastronomici, ma anche mostre e convegni.

Tartufo, re dell’autunno. A Savigno al via la festa

L’edizione passata festival ‘Tartòfla’ che ha registrato 80mila presenze

Puntuale con l’inizio dell’autunno sabato prossimo per il 41esimo anno consecutivo va in piazza a Savigno la più prestigiosa fra le sagre dedicate al tartufo. Il festival ‘Tartòfla’ presentato ieri dalla Pro loco del paesino dell’alta Valsamoggia ha l’ambizione non nascosta di bissare (o magari superare) le 80mila presenze registrate lo scorso anno. Confermate le nove giornate e confermata la centralità del grande ristorante allestito per l’occasione alle porte del centro storico.

"Non vediamo l’ora di iniziare" ha chiarito alla presentazione di ieri a Palazzo Malvezzi Roberta Angiolini, presidente della Proloco alla guida di un gruppo di 120 volontari e appassionati che rappresentano la forza del festival-. Anche quest’anno abbiamo organizzato un evento riconoscibile per chi lo ama e torna a trovarci, perchè avrà tutto quello che ci caratterizza da sempre a partire dai ristoranti fino alle attività culturali e nella natura, ma con delle novità che pensiamo possano renderlo ancora più bello".

I tartufini confermano per ora il panorama reso difficile dalle piogge di questi giorni con prodotto di buona qualità e pezzatura, ma di quantità limitata. Lo si misura anche dalla tendenza all’aumento dei prezzi rispetto all’avvio di stagione con punte ai 450 euro l’etto per gli esemplari più belli e a scendere fino ai 250 l’etto per i più piccoli. Trattative ed esposizione nella mostra mercato con operatori locali e nazionali e degustazioni ali stand gastronomici, il cibo di strada, i percorsi di degustazione nei ristoranti e negli agriturismi locali, i ricchi banchi delle botteghe storiche dei commercianti locali, ma anche dalle ‘nonne’ del centro sociale e dalla ‘pie donne’ della canonica della chiesa di San Matteo.

Presenza fissa i mercatini contadini, il mercatino del vecchio, dell’antico, dell’hobbismo, dell’arte, dell’ingegno e delle Cose Buone per un totale di oltre 150 espositori. E, accanto al gusto, anche un programma off che prevede le iniziative dedicate degli oltre 20 commercianti e delle altrettante associazioni, convegni, mostre (quest’anno dedicata alla memoria della frazione di Vedegheto), presentazioni di libri, passeggiate ed esperienze alla scoperta del territorio e alla ricerca del prezioso fungo che cresce sottoterra. Ampio spazio anche alla valorizzazione della pratica tradizionale della "Cerca e cavatura del tartufo", patrimonio immateriale dell’umanità Unesco, che porterà gli interessati a esplorare i boschi dei dintorni in compagnia di cani e tartufai.

Gabriele Mignardi