ZOE PEDERZINI
Cronaca

Tartufaio cerca di salvare il cane, gli viene un infarto e muore

Lucio Pierantoni, 78 anni, si è calato a testa in giù in un tombino per recuperare l’animale caduto ed è morto per asfissia

pianoro

I soccorritori in località Zula, dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Lucio Pierantoni, 78 anni

Pianoro (Bologna), 16 ottobre 2024 – Tartufaio muore per salvare il proprio compagno a quattro zampe: tragedia a Pianoro. Nel primo pomeriggio di lunedì è stato trovato senza vita, in frazione Zula, in via Zena il 78enne Lucio Pierantoni.

L’uomo, tartufaio esperto, era uscito presto la mattina, con il suo inseparabile bracco Lara per andare a tartufi, ma non aveva più fatto rientro, suscitando la preoccupazione della moglie rivelatasi, purtroppo, fondata. Ma torniamo ai fatti. Stando a quanto si apprende, Pierantoni e Lara erano usciti di buon mattino per recarsi in via Zena, in una tartufaia che il 78enne conosceva molto bene perché l’aveva impiantata lui stesso tempo prima, d’accordo con il proprietario dei terreni.

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Arrivati sul posto, però, qualcosa è andato terribilmente storto. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori il bracco Lara sarebbe caduto sottoterra tramite un tombino di cemento, rimasto aperto, che era presente nel canale di scolo per l’acqua piovana a bordo strada. Vedendo l’amato cane precipitare nel vuoto e sparire Pierantoni si è, dunque, immediatamente prodigato per salvare l’animale.

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I soccorritori in località Zula, dove è stato ritrovato il corpo senza vita di Lucio Pierantoni, 78 anni

Il 78enne pare che abbia deciso di calarsi a testa in giù nel tombino per cercare di recuperare l’animale. Questo tentativo gli è stato, purtroppo, fatale perché il 78enne è morto, in poco tempo, per asfissia meccanica che ha, poi, causato un arresto cardiorespiratorio. Ad allertare i soccorsi, verso l’ora di pranzo, è stata la moglie del pensionato, che si è preoccupata e ha temuto gli fosse successo qualcosa: il 78enne, infatti, non rispondeva neanche al cellulare.

I carabinieri della stazione di Pianoro, a quel punto, su indicazione della moglie, si sono diretti alla tartufaia dove l’uomo si era recato anche il giorno precedente. Arrivati sul posto hanno notato Pierantoni, già senza vita da ore, infilato nel tombino. In un primo momento è stato richiesto anche l’ausilio di altre pattuglie perché la posizione del corpo e il decesso parevano ‘anomali’. A Zula sono arrivati anche i vigili del fuoco che si sono occupati di estrarre il corpo del 78enne dal buco. Solo rimuovendo il cadavere si sono accorti che in profondità, accucciata e impaurita, c’era Lara, rimasta incastrata. A quel punto gli investigatori hanno capito che il primo a cadere nella piccola voragine era stato il bracco e che la morte del 78enne era sopravvenuta in un disperato tentativo di salvare l’amato animale.