Suviana, paratia chiusa. Bloccata l’acqua che allagava la centrale. Sommozzatori in campo

Una mattina di lavoro e quattro immersioni per tamponare la falla. Ora via allo svuotamento dell’impianto. Obiettivo: iniziare a metà giugno.

Suviana, paratia chiusa. Bloccata l’acqua che allagava la centrale. Sommozzatori in campo

Suviana, paratia chiusa. Bloccata l’acqua che allagava la centrale. Sommozzatori in campo

Ci hanno messo meno di una mattinata: nel giro di poche ore, dopo quattro immersioni ’esplorative’, i sette sommozzatori dei vigili del fuoco sono riusciti a chiudere la paratia rimasta bloccata dopo l’incidente alla centrale idroelettrica di Enel Green Power a Bargi di Camugnano, dove la tragica esplosione del 9 aprile scorso è costata la vita a sette lavoratori.

Dopo mesi di attesa per raggiungere le condizioni ideali per l’immersione, ossia che l’acqua all’interno della centrale allagata raggiungesse il livello di quella del lago di Suviana, ecco che ieri mattina sono cominciate le attività. Tutta l’attività è stata seguita da Enel Green Power, che ha collaborato attivamente. A coppie, dunque, ieri i sommozzatori si sono immersi usufruendo di un’apposita ’gabbia’ all’interno della quale si sono calati nel cuore della centrale, che si sviluppa sottoterra per dieci piani: da oltre un mese le acque del lago l’hanno invasa, entrando proprio attraverso il pertugio lasciato dalla paratia rimasta bloccata dopo l’esplosione.

Quattro, appunto, le immersioni propedeutiche all’intervento, durate circa mezz’ora ciascuna, necessarie a installare il cantiere subacqueo, posizionare le luci nell’area di intervento a 40 metri di profondità e individuare il punto in cui i tecnici avrebbero dovuto operare. Fatto questo, è bastata un’ultima immersione, anch’essa durata circa mezz’ora, perché i sommozzatori chiudessero a mano la paratia. E sigillassero una volta per tutte la centrale.

Ora, a Enel Green Power non resta che attendere la conclusione dell’iter autorizzativo per avviare i lavori di svuotamento dell’impianto, tramite il treno modulare di filtraggio che estrarrà il liquido, lo ripulirà e reimmetterà poi direttamente nel bacino di Suviana. Attività che si spera possa iniziare a metà giugno. Il tempo stringe: l’obiettivo è terminare i lavori entro la fine di luglio.

Federica Orlandi