REDAZIONE BOLOGNA

Superbonus, asse imprese-sindacati "Incontro urgente con Lepore"

L’allarme della filiera delle costruzioni dopo il decreto del Governo che interrompe la cessione dei crediti. Lettera aperta al sindaco: "Valutiamo insieme i possibili effetti del provvedimento sul nostro territorio".

Superbonus, asse imprese-sindacati  "Incontro urgente con Lepore"

Superbonus, asse imprese-sindacati "Incontro urgente con Lepore"

Associazioni e sindacati della filiera delle costruzioni scrivono una lettera aperta al sindaco Matteo Lepore lanciando l’allarme sui "crediti incagliati" legati al Superbonus. E, dopo il recente decreto del Governo – che "interrompe improvvisamente e inaspettatamente la cessione dei crediti e lo sconto in fattura" – chiedono al sindaco "un incontro urgente".

Obiettivo, valutare che effetti il decreto "potrebbe avere sul nostro territorio se non venissero tempestivamente prese dal Governo le necessarie misure di sblocco dei crediti incagliati e di programmazione del sostegno alla riqualificazione energetica e sismica del patrimonio immobiliare italiano".

I nove firmatari – Massimo Mota (Agci), Leonardo Fornaciari (Ance), Antonio Gramuglia (Cna), Marco Franco (Confartigianato), Daniele Ravaglia (Confcooperative), Rita Ghedini (Legacoop), Riccardo Galasso (Feneal-Uil), Mauro Venulejo (Filca-Cisl) e Paolo Mancini (Fillea-Cgil) – vogliono condividere con Lepore il fatto che "il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi internazionali ed europei sull’efficientamento energetico e sulla sostenibilità ambientale impone stabili strumenti di sostegno pubblico di medio e lungo termine per intervenire sul nostro patrimonio edilizio, tra i più vetusti ed energivori del continente, esposto a elevatissimi rischi sismici ed idrogeologici".

Allo stesso tempo, per affrontare il tema degli immobili energivori di famiglie a basso reddito, si legge, "risulteranno indispensabili strumenti quali la cessione del credito e lo sconto in fattura".

Secondo associazioni e sindacati edili, sottovalutare il problema "rischia di condannare il Paese a una brusca frenata e a un pericoloso crollo di fiducia. Una vera e propria bomba a orologeria che rischia di creare danni enormi per lavoratori, famiglie e imprese". Gli effetti di questa crisi "colpiranno anche le famiglie beneficiarie degli interventi, con il rischio di decine di migliaia di contenziosi con i soggetti realizzatori e con le autorità preposte ai controlli".

I firmatari intendono quindi illustrare a Lepore "le ragioni che ci spingono a sostenere convintamente che gli effetti positivi sull’ambiente, sul consumo energetico e sulle finanze pubbliche dei superbonus, sono stati tali da ridurre in modo drastico, se non da annullare, l’onere reale che graverebbe sul debito pubblico italiano, che tanto preoccupa le nostre autorità nazionali e che tanto sconcerto sta creando nell’opinione pubblica italiana".