Bologna, 27 gennaio 2022 - L’ultima chiamata per i lavoratori over 50 è alle porte, perché dal 15 febbraio scatterà sui luoghi di lavoro l’obbligo del Green pass rafforzato, che si può ottenere con vaccinazione o guarigione dal Covid. Accendiamo i riflettori su quanti ancora non sono in possesso del certificato verde. "Gli ultracinquantenni non prenotati e non vaccinati sono 47.284 su una popolazione target di 451.539 – fa i conti Alberto Maurizzi, direttore del Dipartimento attività amministrative e territoriali dell’Ausl – e quindi circa l’11% di questo gruppo non ha ancora preso una decisione rispetto alla profilassi. E se guardiamo la fascia d’età tra i 50 e i 64 anni, quindi quella della piena attività lavorativa, i non prenotati e non vaccinati sono 28mila".
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Bisogna comunque tenere conto che finora sono 5.711 gli ultracinquantenni che si sono protetti con una dose, mentre i prenotati, ma non ancora vaccinati, sono 2.122. Quindi, oltre 47mila, e in particolare i 28mila più ’giovani’ in relazione al lavoro, rischiano di andare incontro a dei problemi. Per gli amanti dei numeri, la fascia 50-54 dei non prenotati e non vaccinati è composta da circa 11mila persone, dai 55 ai 59 sono 9mila, dai 60 ai 64 quasi 8mila, dai 65 ai 69 poco più di 6mila. Gli over 70 ancora senza Green pass sono 4.500 tra i 70 e i 74 anni, quasi 3mila tra i 75 e i 79, scendono a 2.300 tra gli 80 e gli 84 anni, infine gli over 85 sono 3.400. Ma il 1° febbraio ci sarà anche un’altra scadenza: la durata del certificato verde passerà da 9 mesi a sei, anche se il Governo ragiona su una proroga oltre i sei mesi per chi ha fatto il booster. "Sono 32mila gli over 50 che hanno il Green pass in scadenza se non faranno la terza dose entro la fine del mese – sottolinea Maurizzi –. Possiamo dire che sono le persone che si sono sottoposte alla seconda dose entro lo scorso luglio".
Per capire se i più ’distratti’, sia del primo sia del secondo gruppo, stanno cercando di recuperare terreno, bisogna osservare l’andamento delle prenotazioni. "Negli ultimi 15 giorni le prenotazioni delle prime dosi degli over 50 sono state 1.186, meno di cento al giorno. Quindi – ragiona Maurizzi – non credo che con questo ritmo la situazione complessiva potrà migliorare molto". Le prenotazioni delle terze dosi, invece, proseguono con numeri più elevati. "Nelle ultime due settimane gli ultracinquantenni che hanno fissato l’appuntamento per il booster sono stati 11.182, quindi dieci volte di più di coloro che prenotano la prima dose. Questo vuol dire – ipotizza Maurizzi – che potrebbero essere persone a cui il Green pass rafforzato stava per scadere il 1° febbraio. Finora, gli over 50 che si sono sottoposti alla terza dose sono stati 312.864".
Sguardo finale sull’andamento complessivo delle prenotazioni. "Stanno calando – osserva il dirigente Ausl – perché nella settimana dal 10 al 17 gennaio erano 40mila le prenotazioni di ogni fascia d’età e in quella successiva sono scese a 25mila. Da lunedì a oggi (ieri, ndr ) ne abbiamo registrate 10.700".