Bologna: vuole buttarsi dal ponte, salvato dal poliziotto eroe. “L’ho abbracciato come se fosse mio figlio”

Provvidenziale l’intervento della polizia che lo ha soccorso attraverso un grande lavoro di squadra. Il vice ispettore Bumbaca: “Gli ho detto che la vita è una e va preservata”

Bologna, 3 maggio 2024 - Voleva suicidarsi gettandosi dal ponte di via Libia, è stato salvato dalla polizia. All'alba, un diciannovenne di origini tunisine si è trovato oltre la barriera protettiva, minacciando di buttarsi nel vuoto.

Provvidenziale l'intervento da parte della polizia, che ha prontamente inviato più volanti per salvare la vita del ragazzo.

Il questore Antonio Sbordone (a destra) si complimenta con il vice ispettore Lorenzo Bumbaca per aver salvato la vita del 19enne
Il questore Antonio Sbordone (a destra) si complimenta con il vice ispettore Lorenzo Bumbaca per aver salvato la vita del 19enne

In particolare, è stato coinvolto in prima persona il vice ispettore Lorenzo Bumbaca: "Verso le 6.15 - il suo racconto - la sala operativa ci ha inviato sul ponte di via Libia riferendoci che un ragazzo voleva lanciarsi nel vuoto. Facevo parte del primo equipaggio arrivato sul ponte e ho visto il giovane al di là della barriera protettiva. Ho cercato di instaurare subito un rapporto fraterno con lui, con scarsi risultati”.

Nel frattempo sono arrivati altri soccorsi. “In un momento di distrazione – continua Bumbaca -, ho afferrato il ragazzo che si stava buttando nel vuoto: sono stato quasi catapultato fuori dalla barriera e per qualche istante l'ho dovuto trattenere. C'è stato un lavoro di squadra con tutti gli equipaggi, due dei quali mi hanno aiutato a sostenere il giovane, mentre altri tre ci sostenevano col cinturone garantendo la sicurezza di tutti. Siamo riusciti con estrema difficoltà a salvare il ragazzo, che non era collaborativo”.

Dopo la paura, le parole di conforto: “Abbiamo cercato poi nuovamente di instaurare un rapporto fraterno con lui – conclude il vice ispettore -.  Io l'ho abbracciato come se fosse mio figlio. Gli ho detto che la vita è una e va preservata". 

Il giovane ha motivato il proprio gesto lamentando una carenza d’amore da parte della famiglia e dei suoi amici.

Il questore Sbordone: “Colpito dal coraggio degli agenti”

Un'operazione di salvataggio a lieto fine, che ha visto complimentarsi anche il questore Antonio Sbordone con i tre equipaggi dell'Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico: “Mi hanno colpito il coraggio, la forza fisica e le doti di relazionarsi col giovane in difficoltà degli agenti interventi - dice -. L’ispettore intervenuto l’ha afferrato al volo per un braccio mentre il ragazzo si lanciava nel vuoto, proprio come nei film, e ha rischiato di venire trascinato con lui. È una storia a lieto fine di disperazione e disagio di un ragazzo già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati, non certo un criminale, che ha avuto difficoltà a inserirsi nel contesto sociale”.

Complimenti ribaditi anche dal dirigente delle volanti Eleonora Arcioni: “Professionalità, prontezza di riflessi e amore per il proprio lavoro e il prossimo: sono molto fiera di questi colleghi che hanno salvato una vita”.