A fare chiarezza in merito al futuro del Ponte della Motta, tra Budrio e Molinella, crollato a maggio 2023 durante l’alluvione, è stato nella giornata di ieri il sindaco metropolitano Matteo Lepore: "Il Ponte della Motta è una necessità assoluta per la mobilità del nostro territorio, soprattutto per la zona tra Budrio e Molinella, che anche in questi giorni continua ad essere martoriata dalle alluvioni. Invito la struttura commissariale e il governo a stringere i tempi così possiamo partire. Bene il finanziamento per la progettazione, ma occorre anche stanziare urgentemente le risorse per il progetto definitivo senza ulteriori ripensamenti. Abbiamo condiviso una scelta da oltre un anno dunque ora bisogna realizzare l’opera senza altri tentennamenti, non possiamo permetterceli".
"L’ipotesi del ponte provvisorio emersa nell’immediatezza del crollo, infatti, al livello tecnico della Città Metropolitana e alla struttura del commissario Figliuolo era subito apparsa inadeguata a rispondere alle esigenze del territorio e dei suoi abitanti – sottolinea il sindaco metropolitano –, a partire dalla necessità di garantire un doppio senso di marcia e il transito dei mezzi pesanti. Posizione condivisa allora anche dal Comune di Budrio e a Molinella. Inoltre, la presenza dentro l’alveo del fiume delle pile del ponte provvisorio aumenterebbe il rischio di esondazioni, creando un ostacolo al flusso delle acque. Ora si lavori in piena unità per la più celere realizzazione dell’opera definitiva che abbiamo individuato nel ponte ad arco a via Inferiore, dal costo di 40 milioni di euro. Il documento preliminare alla progettazione è stato finanziato con risorse anticipate dalla Città metropolitana. Insieme alla Regione Emilia-Romagna, avevamo chiesto di finanziare il ponte tramite le risorse previste dalle ordinanze emanate in questi giorni. Purtroppo non è andata così: l’ordinanza 33 appena emessa prevede la copertura del solo costo di progettazione dell’opera, per 3 milioni di euro".
Infine, aggiunge Lepore, "La copertura del costo di realizzazione dell’opera è stata rinviata ai cosiddetti Piani speciali, che però non sono ancora stati finanziati. Chiediamo pertanto al governo che si definiscano presto le fonti di finanziamento, a partire dall’utilizzo dei 370 milioni del Fondo di Solidarietà Europeo. Fra progettazione e realizzazione dell’opera si prevedono cinque anni di lavoro, dobbiamo essere messi nelle condizioni di poter partire subito, senza perdere altro tempo". Si esprime, in merito, anche la prima cittadina di Budrio, Debora Badiali: "Il Ponte, come già detto, è un’opera di primaria importanza e non solo per i nostri territori. Ci tengo a rimarcare l’impegno del territorio che ha portato all’importante risultato del finanziamento del progetto. Conseguentemente tengo a condividere la preoccupazione che la realizzazione dell’opera si perda nel mare magnum dei piani speciali su cui il Governo non ci ha ancora detto quando e come saranno finanziati".
Nei giorni scorsi il Ponte della Motta era stato al centro di un confronto fra la struttura commissariale e gli amministratori locali. In quella circostanza il primo cittadino di Molinella Bruno Bernardi si era detto comunque preoccupato per i tempi di realizzazione, stimati in cinque anni, considerati i disagi che i cittadini dovranno sopportare per un periodo di tempo così lungo: il sindaco aveva rinnovato l’auspicio di riconsiderare una soluzione provvisoria, che pare però allontanarsi definitivamente.
Zoe Pederzini