
La protesta al Minghetti continua: occupazione della scuola e denunce
Presidio degli studenti, davanti al Minghetti, di una trentina di liceali contro la denuncia, sporta dal preside Roberto Gallingani, riguardante una dozzina di studenti-organizzatori dell’occupazione. ‘Allarme rosso Democrazia nelle scuole Tocchi uno, tocchi tutti, 4 Aprile sciopero’ recitava lo striscione di ordinanza. È arrivato anche il preside che ha poi spostato il dialogo nel suo ufficio, ricevendo una delegazione formata da rappresentanti del collettivo, studenti e docenti. Più di due ore per affrontare tutti i nodi emersi durante l’occupazione. Inclusa la decisione del Collegio dei docenti di sospendere tre giorni chi ha compiuto "Fatti di grave entità che turbino il regolare funzionamento della scuola". Ora i Consigli di classe apriranno le istruttorie, con i relativi addebiti ai ragazzi individuati (potrebbero anche non essere i 12 denunciati, come essere anche di più) che, a loro volta, potranno discolparsi. L’eventuale sospensione e il 6 in condotta saranno decisi dal Consiglio. "Al termine di questa giornata intensa – commenta Gallingani –, il dialogo con gli studenti, ripreso oggi (ieri, ndr) sulla soglia del liceo e concluso in presidenza, ha dato i suoi frutti. Benché alcune questioni rimangano ancora sul tavolo, è stata evidente la reciproca volontà di ascoltare gli uni le ragioni degli altri e di proseguire il confronto, facendo trionfare la dialettica sui toni accesi". Nel mentre papà Ernesto (nome di fantasia, ndr), con un figlio impegnato nella protesta, spiega di "essere perplesso davanti alla risposta, sotto forma di denuncia, data dalla scuola. Quando lo stesso preside, in un comunicato di giovedì, aveva parlato di positive interlocuzioni". Per Ernesto, "è una risposta spropositata. Esprimo il mio dissenso verso l’atteggiamento tenuto dalla scuola durante l’occupazione". Le denunce "non collimano con un atteggiamento democratico della scuola". Oltretutto è come far ricadere "uno stigma sui ragazzi. Sono perplesso sul messaggio che diamo loro. Si parla di democrazia e poi si risponde con la denuncia". Dal canto suo il preside fa notare come "sia un suo dovere d’ufficio la segnalazione dell’interruzione di pubblico servizio". In merito al tema del rispetto democratico, ricorda Gallingani come "la democrazia si fondi su regole condivise accolte dalla maggioranza e non imposte da una esigua minoranza".
Federica Gieri Samoggia