Tornano i piccoli artigiani delle scuole medie inferiori Guinizelli e Carracci per esporre i propri lavori nell’affollatissima piazza Ravegnana. Le ragazze e i ragazzi hanno partecipato alla nuova edizione di A scuola in Bottega, organizzata dall’Istituto scolastico e da Cna Bologna che connette le generazioni future al mondo dell’artigianato. Sono quattro gli esperti che hanno raccontato il loro mestiere.
Il primo è Leonardo Dingi, restauratore di metalli che dal 1961 riproduce fedelmente ferramenta antica. Poi Maddalena Papini, della associazione Vicini d’istanti, che si specializza nella lavorazione di stoffe etniche ma soprattutto nell’integrazione delle persone straniere. A seguire, Simona Ragazzi, ceramista, artista eclettica che opera principalmente con la scultura. Infine, Fabio Ferlini, liutaio, progetta e costruisce chitarre e bassi Custom made in Italy. Il corso è diviso in due parti, una teorica con 200 alunni dove i professionisti hanno presentato agli studenti il loro mestiere. Poi gli studenti delle prime hanno avuto la possibilità di iscriversi ad un laboratorio pomeridiano. Anche gli studenti delle seconde, che avevano partecipato l’anno scorso, hanno avuto la possibilità di iscriversi ad altri laboratori per perfezionare le conoscenze già acquisite. I 40 studenti che hanno deciso di proseguire il percorso hanno appreso come lavorare l’argilla e la creta creando manufatti di ceramica; per la sartoria si è lavorato alla progettazione di capi, realizzazione di modelli su carta, taglio, imbastitura e cucito per la realizzazione di abbigliamento e accessori; per la liuteria si è lavorato alla costruzione di ukulele. "L’artigianato – afferma Claudio Pazzaglia, direttore Cna Bologna – è un mestiere bellissimo, però occorre spiegarlo nelle scuole. Le imprese devono essere protagoniste se vogliono che l’orientamento scolastico premi artigiani e piccole imprese e gli studenti in futuro scelgano l’artigianato come professione".
Nicola Maria Servillo