REDAZIONE BOLOGNA

Studentato occupato a Bologna, il Cua: "Prendiamo un piano al giorno"

Prosegue l'occupazione dello studentato. Il collettivo universitario "Noi al silenzio rispondiamo con una sfida, una provocazione che potremmo chiamare 15 piani in 15 giorni"

L'occupazione dello studentato da parte del Cua

L'occupazione dello studentato da parte del Cua

Bologna, 20 ottobre 2022 - Continua la rivendicazione del diritto alla casa da parte di CUA, il Collettivo anonimo universitario di Bologna che una settimana fa aveva occupato il Camplus e oggi rilancia il proprio appello al Comune e al Rettore di Alma Mater: risolvere l'emergenza abitativa della città. Infatti, è dal 19 ottobre che il collettivo è dentro il Beyoo, lo studentato 'di lusso' di Via Serlio.  "Creiamo uno sportello per avere appunto accesso a queste camere, in cui chiunque potrà venire qui e proporsi", afferma il collettivo.L'obiettivo è quello di trovare il prima possibile un tavolo di confronto per trattare con un referente di Beyoo e un garante da parte dell'Università di Bologna. La proposta del CUA è chiara: parte degli alloggi di questo studentato dovrebbero spettare a chi non può permettersi un affitto in città. Così, sottolinea il collettivo, si induce ad una riduzione generale del costo delle stanze del Beyoo, che partono da 800 euro, e in generale il costo del mercato immobiliare di Bologna. 

Dura la risposta di Stefano Cavedagna, consigliere comunale di Fratelli d'Italia. "L'unico posto che quelli del Cua dovrebbero occupare è una stanza al carcere della Dozza". Per Cadavegna, l'occupazione consegue solamente un ostacolo ai futuri studenti che attendono la fine dei lavori dello stabile per poi trasferirvisi. Il consigliere Fdi si rivolge al sindaco Matteo Lepore sul 'problema CUA': "minacciano il personale che l'Università che pulisce i muri imbrattati dai loro graffiti, aggrediscono le persone senza farsi problemi". Prosegue: "questa associazione non può commettere reati a tutto spiano senza che nessuno intervenga".

Intanto, si rafforza la solidarietà tra gli occupanti contro il 'mercato degli squali' e il problema degli affitti a Bologna. "Il generico '30 per cento' destinato a canone agevolato a studenti e studentesse ci appare una misura davvero irrisoria di fronte all'entità del problema", fa sapere il Laboratorio universitario di autogestione. E Luna saluta così il nuovo Beyoo occupato contro gli studentati privati "per studenti facoltosi": la strada "va cercata al di fuori da quello che è il mercato attuale, un mercato di squali, come recentemente detto anche da chi governa la città. Ma gli stessi amministratori, che scelgono di dare in mano a questi squali il più grande immobile pubblico che Asp ha a disposizione, non fanno altro che alimentare ulteriormente il corto circuito che ci ha portato in questa situazione".