
Camugnano (Bologna), 9 aprile 2025 – Un anno dopo quel maledetto giorno. Nella chiesa di Camugnano è il primo anniversario della tragedia di Suviana. Con una messa vengono ricordate le sette vittime dell’incidente sul lavoro alla centrale idroelettrica Enel Green Power di Bargi. Un’esplosione sotterranea che rimarrà una delle tragedie più grosse degli ultimi anni. "L'assenza fa troppo rumore. Chiedo di ricordare per chi c'è stato e non c'è più. Un
evento che ha segnato l'Italia e l'Europa. Questo è solo il giorno della commemorazione", dice Fara Garzillo, figlia di Vincenzo Garzillo, morto a 68 anni nella strage. Alle 10 i familiari delle vittime si riuniscono tutti insieme ed entrano in chiesa.

A celebrare la funzione religiosa monsignor Giovanni Silvagni, citando nomi e cognomi di tutte le vittime. È presente in rappresentanza del cardinale Matteo Maria Zuppi. “Come passa in fretta il tempo. Il disastro di un anno fa non si può misurare, capire, pesare. Eppure siamo qui, con il nostro dolore, sgomento e disappunto”, recita nella commemorazione organizzata dal Comune di Camugnano e dalla parrocchia del paese. Ci sono i rappresentanti della società Enel, ma anche dell’amministrazione locale, della Città metropolitana di Bologna, della Regione Emilia-Romagna, dei volontari, della polizia locale, dei carabinieri, dei vigili del fuoco e della Protezione civile. In prima fila il sindaco di Bologna Matteo Lepore. Ma anche il primo cittadino di Camugnano Marco Masinara e altri sindaci dei territori vicini nell'appennino Bolognese.

Nella chiesa di San Martino Camugnano presente anche il prefetto Enrico Ricci, il vice comandante dei vigili del fuoco Massimiliano Russo e Loredana D'Ambrosi, comandante capitano della compagnia carabinieri Vergato.
Tre dipendenti Enel hanno ricordato così i colleghi scomparsi: “A tutti coloro colpiti dalla tragedia, ai familiari e amici che rimangono. Uniti nella fede e nella speranza”.