Bologna, 28 settembre 2024 – Una lunga domenica nel segno della memoria e del ricordo. Perché una strage come quella di Marzabotto (770 morti civili, la peggiore commessa dalle SS durante la Seconda guerra mondiale) non avvenga mai più; e perché Marzabotto sia proprio la base per il dialogo, in questi anni di guerre e di clima d’odio.
Si conclude nell’Appennino bolognese la visita “tedesca“ del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Già, perché Marzabotto e il parco di Monte Sole sono l’ultima tappa (condivisa) di un percorso comune fatto dal presidente insieme con l’omologo della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier. Un percorso che potrebbe portare, come nel 2002 con Carlo Azeglio Ciampi e Johannes Rau, a nuove scuse della Germania per quell’eccidio dove a morire furono soprattutto le donne, i bambini e gli anziani.
Ottant’anni dopo ci sarà un momento toccante, sui luoghi delle barbarie, con i due presidenti e i familiari dei caduti e sopravvissuti. Ma ci sarà, a Marzabotto, tanto altro: i ragazzi delle scuole racconteranno l’eccidio, poi ecco l’arrivo delle delegazioni e alle 9.30 la messa a suffragio dei caduti presieduta dal cardinale Matteo Maria Zuppi.
Poi ci si sposterà nella cripta della chiesa, dove è stato realizzato il sacrario delle vittime delle diverse stragi, per depositare le corone di fiori.
Alle 11.45 spazio alla sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi e al presidente del Comitato Onoranze Caduti di Marzabotto, Valter Cardi, fino agli interventi dei presidenti.