REDAZIONE BOLOGNA

Storie e aneddoti nei calendari dei paesi

Pezzi di vita di associazioni, parrocchie e istituzioni nei tradizionali lunari che raccontano i personaggi, l’arte e l’ambiente del territorio

Pezzi di vita di associazioni, parrocchie e istituzioni nei tradizionali lunari che raccontano i personaggi, l’arte e l’ambiente del territorio

Pezzi di vita di associazioni, parrocchie e istituzioni nei tradizionali lunari che raccontano i personaggi, l’arte e l’ambiente del territorio

È un pezzo di vita comunitaria di associazioni, parrocchie, paesi e istituzioni locali quello che scorre sulle pagine di quel mezzo antico, ma sempre attuale del calendario da muro. Quello che mese dopo mese racconta a modo suo la storia, i progetti, la cucina, i personaggi, la vita associativa, l’arte e l’ambiente di quel particolare territorio e della sua gente.

La successione di settimane e mesi non sono diversi dalle agende elettroniche, ma la sostanza e il contorno quello sì. Le immagini, le informazioni, le storie che si succedono negli spazi illustrativi hanno formato serie da collezione, come i primi 34 anni del calendario Immagini dell’Appennino Tosco-Emiliano del fotografo Luciano Marchi: un concentrato della bellezza e dei paesaggi della montagna bolognese a cavallo tra le vallate del Reno e del Panaro.

Ha raggiunto quota 34 anche il Lunario Zolese: immagini della gente e dei luoghi storici del paesone attraversato dal Lavino e dalla Ghironda, accompagnate da pillole di curiosità e cultura locale, ma con un occhio anche alla cronaca dell’anno appena trascorso.

Sulla stessa linea grafica e storica il Lunario Casalecchiese e il Lunario di Monte San Pietro realizzato e diffuso dal gruppo social Monte San Pietro ieri. Sesta edizione per il calendario dell’associazione mela Rosa Romana dell’Appennino con immagini, proverbi, ricette di cuochi e pasticcieri a base dei frutti antichi di cui scrivono Silviero Sansavini e il ‘maestro giardiniere’ Carlo Pagani.

Il Lunario della Valsamoggia nell’edizione numero 12 si affida alla sensibilità tutta naturalistica di Marco Sgarbi. Copertina con una immagine da non perdere della rossa aurora boreale fotografata lo scorso maggio dall’osservatorio di Montepastore per il calendario Astronomico 2025 degli Astrofili bolognesi.

Edizione speciale per il novantesimo anniversario della costruzione del campanile per la parrocchia di Spirito Santo a Lavino di mezzo. E non vanno dimenticati i calendari diffusi in migliaia di copie dai canili municipali e dalle Pubbliche assistenze, come quella di Sasso e Marzabotto o di Zola e Monte San Pietro: riflessi di un servizio volontario alle comunità 24 ore su 24. Foto del borgo e testi di Forte Clò per il calendario del Comitato per la torre di Oliveto, che si propone di recuperare un pezzo importante di questo borgo di Monteveglio caro a don Giuseppe Dossetti.

Gabriele Mignardi