REDAZIONE BOLOGNA

Arrestato Steve Stefanelli, il bodyguard dei vip

Deve scontare tre anni di pena AGGIORNAMENTO Stefanelli torna in libertà: "Sbagliati i calcoli della Procura"

Bologna: Stefano Stefanelli detto Steve, 44 anni, nel suo ufficio

Bologna, 27 giugno 2015 - E’ stato arrestato ieri dalla squadra mobile Stefano Stefanelli, detto Steve, 44 anni, personaggio noto nell’ambiente dei locali notturni e della security per la sua attività di bodyguard. A Stefanelli, ieri mattina, i poliziotti della squadra mobile hanno notificato un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Bologna per espiare un cumulo pene di 3 anni, un mese e un giorno per i reati di rapina, estorsione e lesioni. Stefanelli è il fondatore della società Supervisor, agenzia di sicurezza e investigazioni che opera in diversi locali.

Sul sito dell’agenzia il bodyguard compare in foto accanto a diversi vip e personaggi dello spettacolo sui quali ha vegliato. La notizia del suo arresto ha fatto rapidamente il giro della città. «Non sono nessuno, non ho nessun titolo di studio, non esiste un percorso di studi ufficiale per la mia formazione – ha scritto nella sua presentazione –, sono una persona come tante con tanti valori ma anche con le proprie debolezze».

Sono soprattutto queste ultime che lo hanno portato in cella, presentandogli il conto di un passato turbolento, che non ha mai rinnegato: «Ci sono quelli che parleranno di un tipo losco, uno che viveva coi delinquenti per strada, uno contornato di ‘brutta gente’», prosegue nelle sue note biografiche, aggiungendo però che «da dieci anni per dimostrare a me stesso e al sistema che sono cambiato, lavoro 14 ore al giorno dal lunedì alla domenica».

Da anni ormai Stefanelli ha intrapreso una battaglia legale, presentando diversi esposti in Procura contro una società concorrente e denunciando che l’altra agenzia avrebbe goduto di favori e di un trattamento privilegiato da parte delle forze dell’ordine, ma tali esposti non hanno portato a risultati concreti. Per questo motivo, Stefanelli ha scritto alla Procura di Ancona e al Csm, criticando aspramente l’operato dei magistrati bolognesi.

e. b.