Ridurre il Nuovo Pedretti, allargare la piazza, e con lo spostamento dei volumi restanti dare il via alla riqualificazione dell’ex deposito della Ferrovia Bologna-Vignola. A due settimane dalla scadenza dei tempi annunciati per definire il destino della contestata ‘torre’ di nove piani destinata a sorgere nel centro di Casalecchio, il gruppo consiliare del centrosinistra, all’opposizione, veste gli abiti di ‘governo ombra’ e mette in piazza la sua proposta di mediazione sul principale tema di spaccatura tra le due fazioni che si sono sfidate fino al ballottaggio.
Così lo schieramento di centro sinistra che fa capo a Dario Braga non molla uno dei suoi cavalli di battaglia e, dopo la commissione consiliare dove i nuovi amministratori hanno ripercorso i quindici anni di iter seguiti alla chiusura, e poi all’abbattimento dello storico albergo-ristorante che per quasi un secolo ha operato nel cuore della cittadina sul Reno, la pattuglia capitanata da Saverio Vecchia gioca d’anticipo e presenta la sua idea, elaborata con la collaborazione di Roberto Matulli (Pd, già assessore all’urbanistica del Comune di Bologna) che osserva: "Partecipai ad un gruppo di lavoro sul tema e condivido l’impegno a cogliere questa occasione per dare una vera piazza a Casalecchio. E’ evidente che un edificio di nove piani, 18mila metri cubi concentrati su 2mila metri quadrati con 47 alloggi e altrettanti posti auto, non lascia spazio per valorizzare i poli culturali che danno un senso a una piazza: il Teatro comunale e la Casa della conoscenza. C’è quindi una sola strada, che mi pare condivisa, ovvero almeno ridurre in modo significativo questo edificio, lasciare un cono visivo significativo tra teatro e biblioteca. Con la nuova Porrettana si prevede un calo del 40% del traffico di attraversamento e questo permetterà di ridefinire il centro di Casalecchio".
Al suo fianco l’ex vice sindaco Massimo Masetti, l’ex presidente del consiglio comunale Antonella Micele e il capogruppo Vecchia, che individua anche il terreno dove potrebbe ‘atterrare’ la capacità edificatoria spostata dalla piazza: "In commissione tutti hanno convenuto sul fatto che il progetto di Tecnocem sarebbe troppo impattante. A poche centinaia di metri c’è l’area dismessa dell’ex deposito della ferrovia Casalecchio-Vignola coi 19mila metri quadrati di estensione. Proprietà della Regione attraverso Fer con la quale crediamo sarebbe possibile avviare un dialogo sul futuro di quest’area pubblica nell’ottica di favorire una riqualificazione a servizio della città".
Gabriele Mignardi