PAOLO ROSATO
Cronaca

Bologna, spese di notifica delle multe. Il Comune incassa 6 milioni

Triplicato anche il debito dei bolognesi. E' a quota 560mila euro solo nel 2017

La polizia municipale di Bologna al lavoro

Bologna, 7 maggio 2018 - "Mi è arrivata una multa". La frase famosa che ognuno di noi ha pronunciato almeno una volta nella vita, guardando nella buchetta della posta. Accade spesso e una domanda viene naturale: quanto incassa il Comune di Bologna – che a sua volta ha ovviamente speso –– grazie agli oneri di notifica che siamo obbligati per legge a versare? Il dato del 2017, considerando solo i verbali del codice della strada, è eloquente: verbali pagati 551.435, per un ammontare a titolo di spese pari a euro 5 milioni 968.193.

Una crescita decisa rispetto al 2016, quando i verbali erano stati 418.256 per un incasso di quasi 4 milioni di euro. C’è da dire che la soglie dei 4 milioni era stata già toccata nel 2013 (per l’esattezza 4milioni 216mila euro), salvo poi scendere subito nel 2014 a 2 milioni e 700mila. Negli ultimi due anni la nuova impennata delle spese di notifica per i bolognesi.

Inoltre, uscendo dal comparto multe si arriva a quello delle spese di notifica degli accertamenti tributari (compresa la Tari) e le ingiunzioni di pagamento. Secondo la risposta all’interrogazione di Marco Lisei, capogruppo di Forza Italia in Comune, anche qui i numeri sono importanti, con un aggiunta però considerevole: è triplicato il debito dei cittadini nei confronti dell’amministrazione. Dai 227mila 998 euro incassati nel 2013 con 25mila euro di non riscosso, nel 2017 si sale a 562mila 563 euro di incasso con oltre 70mila euro di debito. E nel 2018 il debito è già oltre i 20mila euro (188mila 337 euro di incassi già messi da parte.

In totale, in 5 anni tra accertamenti tributari e ingiunzioni arriviamo secondo i dati del Comune a 1 milione 994mila 739 euro di incasso con un debito di 240mila 387 euro. "È assurdo che nel 2018 si debbano ancora sostenere delle spese così elevate per le notifiche – attacca Marco Lisei – che spesso incidono molto di più della sanzione stessa occorre iniziare ad utilizzare lo strumento delle PEC che già molti cittadini possiedono. Forse il PD sì, ma non siamo nella preistoria, non vedo per quale motivo l’amministrazione non debba spingere verso questa direzione che comporterebbe dei sicuri vantaggi e risparmi per i cittadini".