Nasce Spazio Cassero, il nuovo sportello di segretariato sociale del Cassero Lgbti+ Center. Il progetto di ascolto, supporto e orientamento per le persone Lgbtqia+, ha l’obiettivo di garantire uno spazio protetto alle vittime di violenza, per orientamento sessuale o per identità di genere. Il segretariato, attivo da oggi cinque giorni su sette, vede la presenza di un assistente sociale che attiva gli aiuti necessari. Lo sportello è l’unione di servizi già attivi, come la consulenza psicologica e legale, ma ora, con Piazza Grande ed Enfap, si integra il supporto alla marginalità abitativa e lavorativa. Il progetto è vincitore di un bando Unar (ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali). "Il finanziamento riconosce la discriminazione – ha detto Camilla Ranauro, presidente Cassero Lgbti+ Center-. Il Cassero è diventato centro culturale e politico, una comunità che combatte le disuguaglianze".
Al suo fianco, lavora da sette anni Piazza Grande, impegnata nella lotta alla povertà: "Le persone senza dimora sono in aumento e, su scala internazionale, il 30% è Lgbtqia+ – ha spiegato Margherita Neri, vicepresidente della cooperativa sociale –. La disuguaglianza porta alla povertà. È l’occasione per Bologna di implementare l’intervento". Un intervento accolto dalle istituzioni, come ha raccontato Emily Clancy, vicesindaca con delega alle Pari opportunità: "Lo sportello ha estrema rilevanza. Continueremo a sostenerlo". Anche la Regione è coinvolta nel progetto: "Si sta lavorando sulle leggi 6 e 15 – ha confermato Barbara Lori, assessora alle Pari opportunità –. Con le associazioni possiamo rafforzare la nostra rete". Concludendo, Porpora Marcasciano, presidente della Commissione Parità e Pari opportunità, ha detto: "Gli obblighi li abbiamo tutti, ma i diritti no. Tra questi c’è quello alla propria libertà e dignità".
Mariateresa Mastromarino