MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Spaccio e criminalità in Bolognina. Esercenti e abitanti in pressing: "Vogliamo pattuglie sul territorio"

Le testimonianze di lavoratori e di residenti da via Matteotti fino a piazza dell’Unità e l’area di Ferrarese "Lo scenario è degradante. Serve un presidio costante delle forze dell’ordine. Abbiamo paura".

Spaccio e criminalità in Bolognina. Esercenti e abitanti in pressing: "Vogliamo pattuglie sul territorio"

Spaccio e criminalità in Bolognina. Esercenti e abitanti in pressing: "Vogliamo pattuglie sul territorio"

Bologna, 11 luglio 2024 – "La situazione deve cambiare, non ce la facciamo più". È l’appello disperato dei commercianti e dei residenti della Bolognina, altro luogo abbandonato insieme a piazza XX Settembre, dove degrado, spaccio e insicurezza fanno da regine. Regine di una zona che, tra scippi, furti, liti e aggressioni, non trova pace. L’episodio più recente risale a due giorni fa, quando in piazza dell’Unità un malvivente ha strappato dal collo di una passante una catenina d’oro. Dopo l’intervento dei carabinieri del Radiomobile, ora le indagini sono in mano alla stazione Navile.

Lo scippo è avvenuto davanti all’ingresso del Lavasecco Due Torri. "Viviamo una situazione complicata, decisamente degradante – racconta l’esercente Alessia –. Fuori dal negozio si appostano malviventi che spacciano, alla luce del sole, senza timore. E lo fanno a raso ingresso, passando con i monopattini, mettendo a rischio anche chi entra o esce dalla nostra attività". Tutto questo "ci reca un grave danno all’immagine, abbiamo perso molto – continua Alessia –. È una zona che, dopo le 18, diventa solo di questi soggetti. A volte ci chiudiamo dentro il negozio in attesa che spacciatori e delinquenti vadano via, perché si appostano proprio qui, poggiando o nascondendo la droga e il ricavato anche sulle macchine parcheggiate".

La richiesta è "di un presidio fisso, a piedi o in volante, che controlli attivamente il territorio – chiede la commerciante –. Siamo stanchi di fare finta di niente, mentre loro rimangono indisturbati". All’appello si accoda Muhammad Sumair, del fast food Grill Fry: "Vogliamo poter lavorare in pace, mettendo al sicuro la nostra clientela, che principalmente è composta da famiglie, bambini e ragazzi – dice –. Il degrado arriva nel pomeriggio e danneggia il nostro locale. Dietro il banco, siamo costretti anche a servirli, ma non sono i benvenuti". In casi di degrado "abbiamo più volte chiamato le forze dell’ordine – termina Sumair –: servono pattuglie costanti sul territorio, che va salvaguardato come chi ci vive e lavora. La richiesta è stata fatta, ora va soddisfatta".

Episodi di violenza e aggressioni capitano all’ordine del giorno. Una delle vittime è stata la tabaccheria Giulia, in via Matteotti: ad aprile dei vandali hanno distrutto la macchinetta delle sigarette, prendendola a calci e pugni. Un atto vandalico da diecimila euro di danni. "Abbiamo identificato i soggetti – spiegano dall’attività –. Stiamo procedendo per vie legali. Ma nessuno, alla fine, mi rimborserà il danno, perché queste persone rimangono impunite. Ancora mi chiedo perché questi soggetti hanno la facoltà di delinquere. È una situazione triste e ingiusta". Lo spaccio "avviene alla luce del sole , anche con gli agenti presenti sul territorio", concludono. Una condizione di insicurezza che coinvolge anche i cittadini. "Siamo allo sbando, perché viviamo in una zona di grandi potenzialità, bruciate dalla delinquenza e dalla criminalità che invade il territorio – conclude la residente Maria Rosa Mazza –. Passeggiare di sera è pericoloso, perché in ogni angolo potrebbe esserci qualcuno che offre droga o che cerca di avvicinarsi. Abbiamo bisogno di maggiore sicurezza, con carabinieri e polizia sul posto".