Bologna, 15 giugno 2023 - Un trentatreenne e un ventiseienne, entrambi bolognesi, sono stati arrestati dai carabinieri della Stazione Bologna Corticella e sono indagati per il reato continuato in concorso di spaccio di sostanze stupefacenti ed estorsione. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna.
L'indagine è scaturita da un controllo effettuato dai militari dell'Arma, supportati dal Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, durante la chiusura di un bar in via Vittorio Bottego. Durante l'operazione era stato fermato un cliente sospetto che si aggirava nelle vicinanze del locale. Il cliente in questione è stato identificato nel ventiseienne coinvolto nell'indagine, già noto alle forze dell'ordine, a cui è stato sequestrato lo smartphone.
Dall'analisi dei messaggi presenti sul cellulare i carabinieri hanno scoperto che il giovane gestiva un'attività di spaccio di droga in zona Lame, in collaborazione con un amico, il trentatreenne indagato. I militari dell'Arma hanno così ricostruito che i due uomini vendevano cocaina a una clientela ristretta, che si rivolgeva a loro per acquistare piccole dosi di droga con cadenza anche giornaliera. Solo nel corso di un mese gli inquirenti hanno registrato centinaia di cessioni di cocaina, che hanno fruttato ai due diverse migliaia di euro.
Tuttavia, i clienti erano tenuti a rispettare precise scadenze per il pagamento delle dosi acquistate. In caso contrario, scattavano ritorsioni, come dimostrato dal caso del padre di un minorenne. L'uomo, infatti, era stato costretto, sotto minaccia, a consegnare 350 euro per saldare il debito di droga del figlio. I due uomini erano arrivati a minacciarlo: "Se tra un quarto d'ora non vieni giù a darmi i soldi, taglio la gola a tuo figlio e a te!". Il minorenne coinvolto nella vicenda non è stato denunciato.
Durante le indagini, lo scorso dicembre 2022, i carabinieri della Stazione Bologna Corticella, hanno effettuato una perquisizione domiciliare in casa dei due indagati sequestrando 17.200 euro in contanti e alcuni grammi di hashish. Qualche giorno fa, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bologna, ha disposto la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei due indagati che sono stati portati alla Dozza.