NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Un’altra notte di furti a Bologna: due spaccate a negozi in via Santo Stefano. Rubato il fondocassa

Bottini da poche centinaia di euro e un tablet, ma molti danni. I raid ’fotocopia’ sono avvenuti a pochi metri di distanza

Spaccata in un negozio in via Santo Stefano

Spaccata in un negozio in via Santo Stefano

Bologna, 1 ottobre 2024 – Un’altra notte di furti. E un’altra mattina in cui commercianti ed esercenti tornano a fare i conti con vetrai, fabbri e assicurazioni, per sistemare i tanti danni prodotti per portare via, come al solito, poche centinaia di euro di bottino. Questa volta, nel mirino sono finite due attività di via Santo Stefano, a qualche decina di metri di distanza l’una dall’altra: un laboratorio di cucina e un negozio di parrucchiere.

L’allarme è scattato ieri mattina, quando i titolari, andando ad aprire i rispettivi negozi, si sono trovati di fronte a saracinesche danneggiate e vetrine in frantumi. E hanno chiamato la polizia. Nel primo caso, gli agenti delle Volanti hanno appurato come i ‘soliti ignoti’, dopo aver forzato e alzato così la serranda esterna, si fossero dedicati alla porta d’ingresso, infrangendone il vetro per riuscire a introdursi nel locale. Una volta dentro, i ladri si erano quindi diretti alla cassa e l’avevano strappata dalla sede, portandola via. All’interno c’erano circa 130 euro, rubati dei banditi che poi si sono disfatti del registratore, abbandonandolo nella vicina via Dante, dove gli agenti l’hanno ritrovato e restituito ai proprietari.

Un furto fotocopia rispetto a quello messo a segno nell’altra attività, dove i ladri, oltre a portare via circa 300 euro di fondocassa, hanno rubato anche un iPad. Anche in questo caso è intervenuta la polizia, per verificare l’eventuale presenza di impronte o tracce lasciate sul posto dai malviventi. Gli agenti hanno anche acquisito i video ripresi dagli impianti di sorveglianza non solo dei negozi, ma anche della zona, per riuscire a risalire all’identità degli autori dei due colpi. Quasi sicuramente sono state le stesse persone ad agire in entrambi i casi, speculari a tanti altri messi a segno in questi mesi in città ai danni di negozi e attività, soprattutto in zona universitaria. Episodi riconducibili a soggetti legati ad ambiti di marginalità sociale e tossicodipendenza, come accertato dalle indagini delle forze dell’ordine, concretizzatesi quest’anno anche in diverse misure cautelari.