Bologna, 2 aprile 2024 – Un blocco di cemento, probabilmente rubato da uno dei cantieri della zona. È questo ‘l’ariete’ utilizzato dagli ignoti che, l’altra notte, hanno preso di mira il ristorante ‘A Balùs’ di via del Borgo di San Pietro, per mettere a segno un furto. "L’ennesimo", come spiega il titolare, Giovanni Favia, che ieri mattina è stato svegliato dalla polizia, intervenuta a seguito della chiamata di alcuni passanti. Che hanno notato il grosso buco prodotto nel vetro della porta, dal quale i ladri sono poi entrati nel locale.
"Un buco davvero piccolo, non so come abbiano fatto – ha detto Favia –. Una volta dentro, si sono diretti alla cassa e hanno preso quanto conteneva: circa mille euro, tra fondocassa e incasso di Pasqua. E i danni che hanno fatto alla struttura sono ancora maggiori".
Il cassetto del registratore di cassa, è stato trovato a circa 200 metri di distanza dal ristorante dalla polizia, abbandonato lì dai ladri dopo essere stato svuotato. "Abbiamo dato le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza alla polizia, mi auguro servano per individuare i responsabili", continua Favia, che in zona ha anche un altro locale.
E che, come spiega, "in dieci anni che lavoro qui non ho mai visto una situazione simile: nel 2024 abbiamo già subito tre colpi, due con destrezza e poi questo. E, leggendo le chat degli altri titolari di attività del quartiere, la mia situazione è analoga a quella di quasi tutti i colleghi. C’è una quantità di furti e spaccate, in questo momento in centro, che mai si era registrata prima. Non so se c’entrino i cantieri, ma sicuramente il blocco che hanno usato per sfondare la mia porta è stato preso da un cantiere".
Ieri, visto che il ristorante aveva diverse prenotazioni per pranzo e per cena, la porta è stata smontata, così da mettere in sicurezza il locale: "Stanotte (ieri, ndr ) però mi toccherà dormire qui, perché non posso lasciare il locale incustodito e nel giorno di festa nessuno viene a mettere un vetro sostitutivo".
Il ristoratore è molto preoccupato per la situazione: "Qualche notte fa è toccato a Ferramenta – dice –, ma non si tratta di casi isolati: ogni giorno c’è qualcuno che si diverte a fare spaccate. Hanno preso le attività del centro per i loro bancomat, probabilmente. Noi, dopo il servizio, quando ci sediamo a mangiare, ormai siamo costretti a chiuderci a chiave dentro: più volte sono entrati mentre eravamo nell’altra sala a mangiare e hanno ripulto la cassa", dice ancora Favia, che lancia un appello anche all’amministrazione: "La cosa che fa specie – continua –, è che il sindaco stia portando avanti una battaglia per la sicurezza concentrata esclusivamente sui 30 all’ora, tralasciando completamente i problemi di criminalità che i cittadini vivono ogni giorno sulla propria pelle".