BOLOGNA
La pioggia allenta la morsa, ma la tempesta politica non è passata. Ad aggiustare il tiro è Matteo Lepore, che smorza i toni dopo l’intervento di venerdì: il sindaco di Bologna aveva tirato in ballo le autorità competenti nella gestione dei corsi d’acqua che, sotto le Torri, hanno finito per sommergere la città. "È chiaro che siamo i primi a chiederci cosa ha fatto chi doveva gestire questi torrenti", le parole di Lepore venerdì. Ieri, invece, la precisazione: "Non vi è stata alcuna polemica nei confronti di altri enti, tanto meno valutazioni circa eventuali responsabilità. Il sindaco ha semplicemente chiarito a quali enti siano in capo le competenze di manutenzione e di interventi. Non si è mai sostenuto che i torrenti non siano stati curati, o che vi fosse stata incuria nella gestione. Nessun intento polemico". Parole che sembrano riportare il discorso sul piano del dialogo e non dello scontro.
La menzione di Lepore era indirizzata sia all’Agenzia regionale, sia al Consorzio dei canali bolognesi e alla Bonifica Renana, ente che collabora con la Regione, da cui è arrivata la replica: "La gestione delle acque naturali di superficie, fiumi, torrenti e rii, è materia di esclusiva competenza della Regione Emilia-Romagna. La legge prevede che i consorzi possano effettuare interventi solo grazie alla stipula di convenzioni con gli enti locali eletti". E, mentre la presidente regionale Irene Priolo chiede conto al governo, le opposizioni vanno all’attacco. Per Forza Italia, "prima di pensare al tram e alla Città 30 (il regime che impone i 30 chilometri all’ora in gran parte del capoluogo, ndr), andrebbe messa in sicurezza la città sotto il profilo idrico", scrive la deputata Rosaria Tassinari, mentre per la Lega bolognese è in atto "un teatrino poco rispettoso", mentre "Lepore ha provato a scaricare le colpe sulla Bonifica Renana, che a sua volta ha scaricato sulla Regione".
L’allerta, intanto, sta scemando: oggi permane l’allarme ’arancione’ per criticità idraulica solo sulla costa ferrarese, ‘giallo’ invece (o ‘verde’) per il resto dell’Emilia-Romagna. Dopo giorni di stop, a Bologna oggi riaprono parchi e centri sportivi, mentre da domani si tornerà a scuola.
Francesco Moroni