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Sostenibilità e atenei. Bologna prima in Italia

La classifica ‘QS Sustainability 2024’ premia il lavoro dell’Alma Mater. Il rettore Molari: "Soddisfatti, ma questo è il momento di accelerare".

Sostenibilità e atenei. Bologna prima in Italia

L’Università di Bologna è la migliore in Italia per la sostenibilità. A stabilirlo è la classifica mondiale delle università QS Sustainability 2024 che si occupa di 1.397 atenei in 95 Paesi, più del doppio rispetto all’edizione pilota dello scorso anno. L’Università di Toronto è la più sostenibile del mondo, seguita dall’Università della California, Berkeley al secondo posto e dall’Università di Manchester al terzo. QS classifica 48 università italiane, con l’Alma Mater Studiorum al primo posto a livello nazionale (108° su scala globale), Padova e Torino al secondo e terzo posto. Questa è la seconda edizione della QS World University Rankings sulla sostenibilità che, valutando le università in base all’impatto sociale, all’impatto ambientale e alla governance, fornisce un quadro unico e dettagliato per valutare come le università stiano agendo per affrontare le sfide globali più urgenti del mondo.

"Questo primato italiano ci rende certamente soddisfatti di quanto fatto finora sul fronte della sostenibilità – ha detto il rettore Giovanni Molari –, ma sappiamo bene che il lavoro da fare è ancora tanto, e oggi è il momento di accelerare". I risultati arrivano alla vigilia della presentazione del primo piano energetico dell’Università: con un investimento di 60 milioni di euro previsto da oggi al 2030, l’Ateneo punta a rendere ancora più efficiente l’utilizzo e la produzione di energia e a rafforzare le proprie azioni nel campo della sostenibilità. Il piano coinvolge una superficie che supera il milione di metri quadrati. Tra gli interventi previsti, saranno eliminate, entro il 2025, tutte le centrali a gasolio e a olio combustibile ed entro il 2030 saranno elettrificate tutte le centrali termiche, sostituendo le caldaie a gas con pompe di calore; verranno installati nuovi impianti fotovoltaici, per arrivare a produrre, entro il 2027, fino al 17% del fabbisogno energetico annuale; tutti gli impianti di illuminazione tradizionali saranno sostituiti con Led entro il 2026.