REDAZIONE BOLOGNA

Sostegno al ristorante devastato dall’acqua

Confesercenti ha consegnato un assegno da duemila euro alla Trattoria dei Mugnai, nel centro di Monteveglio.

Duemila euro a fondo perduto per sostenere una delle aziende gravemente danneggiate dall’alluvione del 17 maggio scorso. È l’assegno consegnato a Monteveglio a Stefano Parmeggiani, patron della Trattoria dei Mugnai, da Confesercenti, rappresentata da Dario Domenichini e Marco Pasi, rispettivamente presidente e direttore regionali di quest’associazione di categoria, e da Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna (nella foto). "Sono contributi – ha rivelato il presidente Domenichini – donati dai nostri soci e che ci hanno permesso di raccogliere una somma di 20mila euro che sono stati erogati con dieci assegni che stiamo distribuendo ad altrettante aziende situate nelle province di Bologna, Forlì-Cesena e Ravenna. In contemporanea abbiamo lavorato con la Regione per interventi urgenti a sostegno delle imprese alluvionate e con il commissario Figliuolo per ottenere i rimborsi accantonati dallo Stato". Alle 7,10 del 17 maggio scorso la Trattoria dei Mugnai venne invasa da una gran massa d’acqua esondata dal torrente Ghiaia poco più a monte dell’abitato.

"Avevamo un metro d’acqua nel locale – ricorda Parmeggiani – e, messi in sicurezza i cinque dipendenti, mia moglie Serena e i nostri figli Martina e Leonardo, che lavorano con me in trattoria, ho cercato le pompe per togliere via l’acqua. Commovente la gara di solidarietà venuta da tutto il paese il giorno dopo l’inondazione. Ragazzini di 12-15 anni, adulti, colleghi come Belinda Cuniberti del ristorante La Zaira di Bazzano e le sorelle o Lorenzo Billi dell’omonimo bar al Meloncello di Bologna, sono venuti a spalare fango e detriti con pale e scope. Tra i 50 e gli 80mila euro i danni stimati. Nei giorni successivi ho convocato le maestranze e nel giro di 17 giorni abbiamo riaperto". "Quella dei Mugnai – sottolinea Loreno Rossi – è una delle eccellenze enogastronomiche del territorio di Valsamoggia, dimostrata dalla solidarietà di cittadini, clienti e colleghi".

Nicodemo Mele