Insomma, una ‘sosta selvaggia’ ieri ancor più evidente rispetto alla ‘solita’ situazione che si verifica a ogni match dei rossoblù. La cronaca della giornata lo dimostra: il cimitero monumentale, data la ricorrenza del 2 novembre, fin dal primo mattino registra ovviamente un maggior numero di visite rispetto agli altri giorni dell’anno. Famiglie, parenti e amici dei defunti che vogliono rendere omaggio ai propri cari, portando con sé mazzi di fiori, lumini e segni di affetto. Questo afflusso verso il cimitero contribuisce notevolmente a un aumento del traffico e alla difficoltà di trovare parcheggi.
Tuttavia, ciò che davvero mette in crisi la viabilità della zona è appunto la concomitanza con la partita Bologna-Lecce.
Il calcio d’inizio è previsto per le ore 15, ma già dalle 12 tutta la zona è in sofferenza per il traffico congestionato e il continuo afflusso di auto, scooter e persone diretti allo stadio. In molti, trovando le aree di sosta più vicine già al completo, si vedono costretti a cercare un parcheggio anche nelle aree circostanti al cimitero, invadendo marciapiedi, piste ciclabili e spazi non destinati alla sosta. Il tutto mentre un elevato numero di persone con vessilli del Bologna si incammina verso lo stadio, usufruendo della pista ciclabile e pedonale che collega i due luoghi.
Spostandosi su via Andrea Costa, la situazione non migliora particolarmente. Uno dei punti critici è all’altezza della rotonda Fulvio Bernardini, dove il traffico, dall’ora di pranzo fino al post-partita, risulta lento e faticoso. Fin dalla mattina squadre di carro attrezzi sono mobilitate per rimuovere le vetture in sosta vietata. E gli agenti della polizia locale, nonostante l’ampio dispiegamento e gli sforzi per garantire una viabilità ordinata, non riescono ad evitare la nascita di code e ingorghi.
Questa concomitanza di appuntamenti, inevitabilmente, (ri)pone il problema sulla necessità di prevedere aree di sosta aggiuntive o soluzioni più sostenibili, oltre che riaccendere il dibattito sulla location dello stadio: meglio ristrutturare il Dall’Ara, come prevede il progetto di Bfc e Comune, o costruire un nuovo stadio in una zona più periferica, dove ci sarebbero più parcheggi e maggior facilità di avvicinamento e accesso?