Pieve di Cento (Bologna), 29 dicembre 2024 – Un rogo violento ed improvviso, nella serata di venerdì, ha fortemente danneggiato un’azienda storica del territorio di Pieve di Cento: il Solettificio Savoia di via Mascarino.
Ma partiamo dal principio. Erano all’incirca le 20 tra le campagne di Pieve. Ad un certo punto alcuni residenti della zona limitrofa alla fabbrica, tra cui un componente della famiglia di proprietari, hanno iniziato a sentire un forte odore di bruciato che si levava nell’aria. Non era passata neanche una manciata di minuti, le fiamme hanno spezzato il buio della notte e si sono sprigionate dal tetto del Solettificio al civico 24 di via Mascarino. I proprietari che, come detto, vivono nei pressi dell’azienda si sono precipitati in fabbrica e con gli estintori hanno cercato di domare le fiamme per evitare che il rogo si espandesse per tutto il perimetro del capannone.
Immediata anche la chiamata ai vigili del fuoco che sono arrivati, in pochissimi minuti, con tre equipaggi: il primo è partito dal distaccamento di San Pietro in Casale, poi sono arrivati anche i colleghi da Cento e, sempre da Cento, anche l’autobotte. La prontezza dei titolari e la tempestività dei vigili del fuoco hanno permesso di spegnere il rogo in breve tempo. Nonostante i danni causati, comunque importanti, questi sono stati limitati ad una porzione dell’azienda, quella da cui è partito l’incendio. Lo spazio, all’incirca, di una scaffalatura di materiale. Sul posto sono intervenuti anche i sanitari del 118, ma l’azienda era vuota e nessuno, anche nei dintorni, è per fortuna rimasto intossicato o ferito. Sono sopraggiunti anche i carabinieri della locale stazione di Pieve che hanno prestato ausilio ai vigili del fuoco nelle indagini, di prassi, post rogo.
Al momento si esclude che l’incendio sia stato di natura dolosa. Pare che sia stato causato da un cortocircuito: verrà prossimamente chiarito che cosa lo ha scatenato. I danni sono ancora in via di quantificazione e la struttura del fabbricato non ha subito danni.
L’azienda è nata nel 1944 ad opera di Giulio Passarini, il fondatore, ed è stata tramandata di generazione in generazione fino al 1983. In questa data, in seguito all’esperienza acquisita negli anni, ha iniziato a specializzarsi nella produzione di sottopiedi per calzature da uomo, donna e bambino, affiancando tale attività principale alla fornitura di altri componenti e accessori per la calzatura, quali contrafforti e puntali in cuoio.
Zoe Pederzini