REDAZIONE BOLOGNA

Soddisfatte le associazioni di categoria: "Bene il vino, ma anche l’uva da tavola"

Confagricoltura, Coldiretti e Cia : "La resa sembra buona, così come la qualità"

Confagricoltura, Coldiretti e Cia : "La resa sembra buona, così come la qualità"

Confagricoltura, Coldiretti e Cia : "La resa sembra buona, così come la qualità"

Soddisfatte per l’avvio di vendemmia tutte le principali associazioni di categoria agricola che non nascondono però anche il contesto difficile. E così Confagricoltura Bologna per voce del suo presidente Davide Venturi osserva che "per il momento, possiamo ritenerci soddisfatti della vendemmia, che in molte zone è iniziata in anticipo, specialmente in pianura, mentre in collina si stanno rispettando più o meno le tempistiche classiche. La resa sembra buona, così come la qualità. C’è grande fiducia per le prossime settimane", quando anche nel Bolognese approderà la terza edizione della Festa della vendemmia voluta da Confagricoltura Emilia Romagna che, nel programma, il 12 settembre vede aperto il Podere Riosto di Pianoro dove la produttrice Cristiana Galletti (foto) porterà gli ospiti alla scoperta della Vite del Fantini: antico vitigno pre-fillossera, con piante che hanno superato abbondantemente il secolo d’età. Ottima l’annata secondo Alberto Notari, presidente Cia Emilia Centro (Modena e Bologna) che parla di "annata ottima in qualità, con un leggero calo in volumi. La vite è sana nonostante le piogge recenti che anzi hanno apportato benefici in quanto hanno mantenuto il terreno fresco" commenta senza nascondere "i problemi di mercato del vino evidenti in alcune cantine sociali del Bolognese dove resta molto invenduto. E buone anche le prospettive per la storica uva da tavola Saslà coltivata in Valsamoggia".

Una vendemmia nella norma secondo il referente vitivinicolo di Coldiretti Emilia Romagna, Tiziano Proni, che aggiunge come "sui Colli Bolognesi si sia iniziato con qualche giorno di anticipo per alcuni vitigni, soprattutto quelli destinati a diventare basi per spumanti. Si registra un’ottima sanità delle uve con malattie fungine pressoché assenti". Non mancano però preoccupazioni: "Assistiamo purtroppo a un aumento dei casi di flavescenza dorata, anche se con un tasso di crescita in rallentamento: serviranno altre stagioni per capire se gli strumenti messi in campo per contrastarne la diffusione possano dare i risultati sperati".

g.m.