REDAZIONE BOLOGNA

Società con sede legale a Bologna forniva illecitamente lavoratori ad aziende del Centro Nord

E’ stato accertato dall’Ispettorato d’area metropolitana: 38 i lavoratori coinvolti e 15 le aziende-clienti: contestate sanzioni per 205mila euro

Per trovare personale la società consultava anche offerte di lavoro online

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Bologna, 24 dicembre 2024 – Fornivano professionisti tecnici ad aziende medie e medio grandi del Centro-Nord, servendosi di pseudo-contratti di appalto di servizi di consulenza aziendale e studi di mercato.  Così è stata scoperta la società, con sede legale a Bologna priva di necessaria autorizzazione all'attività di somministrazione di tali lavoratori.

E’ stato accertato dall’Ispettorato d'Area Metropolitana di Bologna dopo una attività ispettiva che si è conclusa nei giorni scorsi. L'attività ispettiva ha consentito di accertare la presenza di 38 lavoratori illecitamente somministrati, diversamente distribuiti tra 15 aziende clienti, oltre a due lavoratori in nero. Alle aziende interessate sono state contestate sanzioni per un importo complessivo di 205.000 euro.

I lavoratori, ingaggiati attraverso piattaforme internet o annunci sulle bacheche universitarie, venivano messi in contatto con i referenti delle aziende future utilizzatrici per lo svolgimento di colloqui motivazionali e tecnici preordinati alla selezione. Ad esito del colloquio, se giungeva il gradimento delle aziende clienti, i lavoratori venivano assunti, con rapporto di lavoro subordinato, dalla società ingaggiatrice e inviati in missione presso le unità operative delle aziende utilizzatrici.

Qui i professionisti tecnici venivano seguiti e coordinati direttamente dalle ditte committenti, risultando inseriti nei team operativi senza differenziazioni di mansioni e compiti con il restante personale, per soddisfare particolari picchi di attività lavorativa o per far fronte a sopravvenute carenze di organico. La società ingaggiatrice, titolare dei rapporti di lavoro con i nuovi assunti, per lo più neolaureati o alla prima esperienza lavorativa, si limitava a gestire i lavoratori esclusivamente sotto l'aspetto amministrativo e contabile. Gli pseudo-appalti risultavano stipulati con aziende operanti in Emilia- Romagna, Lombardia, Veneto, Liguria, Friuli, per cui si è ritenuto di accentrare l'accertamento presso l'Ispettorato d'Area metropolitana di Bologna, ove risultava la sede legale della società ingaggiatrice.