Bologna, 19 febbraio 2024 – Ci sono ben cinque città dell’Emilia Romagna nelle prime dieci posizioni delle città più inquinate d’Italia.
Sul podio ci sono Parma (seconda) e Bologna (terza) – dove peraltro oggi il meteorologo di Arpae ha consigliato di non uscire per andare correre -, dietro a Milano (prima). Lo dice la graduatoria stilata domenica da IQAir, sito svizzero che monitora in tempo reale la qualità dell’aria nel mondo, considerando i valori delle polveri sottili (PM 2.5).
Tutte e tre le città vengono classificate con un indice di qualità dell’aria “non salutare”, così come Pavia, che si trova al quarto posto della classifica, e Piacenza, che si trova al quinto. Le altre due città dell’Emilia Romagna tra le prime dieci posizioni sono Forlì e Ravenna (rispettivamente all’ottavo e al nono posto). Vengono precedute da Brescia (sesta) e Vicenza (settima), chiude Bolzano decima.
E proprio in Emilia Romagna continua da quasi un mese l’allerta smog, infatti le misure emergenziali contro l’inquinamento sono state prorogate ancora per qualche giorno, fino a mercoledì 21 febbraio. In regione sono in vigore dal 25 gennaio.
Oltre Milano, dunque, è soprattutto la Pianura Padana che registra il più alto livello di inquinamento dell’aria, in crescita da settimane, complice anche il clima asciutto e mite.
Servirebbe, dunque, anche un cambio del meteo per migliorare la situazione dell’inquinamento dell’aria.
Pioggia e vento – se non addirittura anche la neve – migliorerebbero la situazione legata alle polveri sottili.
La pioggia, infatti, lava via polvere e smog e pulisce l’aria.
La pioggia, peraltro, funzionerebbe come deterrente anche per la nebbia che in questi giorni sta provocando molti incidenti sulle autostrade dell’Emilia Romagna.
Fratelli d’Italia: “Smog elevato colpa di Città 30”
"Le allarmanti condizioni della qualità dell'aria del Comune di Bologna, che vedono elevatissimi livelli di smog e delle cosiddette polveri sottili nell'aria, sono da attribuire esclusivamente alla Città 30 all'ora, che sta causando continui ingorghi e rallentamenti con il prolungamento dei tempi di percorrenza sulle strade", ne sono convinti i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Stefano Cavedagna, Fabio Brinati, Felice Caracciolo, Francesco Sassone e Manuela Zuntini. Ora "sta accadendo quello che sostenevamo da tempo, ancora prima che venisse istituita la città 30 all'ora. Lepore - concludono gli esponenti di FdI - fermi questa follia che sta letteralmente gassando i bolognesi”.