Bologna, 19 febbraio 2024 – Lo smog continua a tenere in allerta tutta la regione. E in particolare, a Bologna, le polveri sottili fanno registrare valori così alti che iil meteorologo Arpae Federico Grazzini suggerisce addirittura di non uscire per andare a correre. Non solo, secondo la classifica stilata da IqAir (sito svizzero che monitora la qualità dell’aria nel mondo), Bologna è la terza città più inquinata d’Italia dietro a Milano e Parma. In generale, l’Emilia Romagna ha ben cinque città nelle prime dieci posizioni.
"Per oggi non andate a correre – consiglia Grazzini sui social, alla luce dei dati che vengono dalle centraline bolognesi – Stiamo registrando valori della qualità dell'aria tremendi, soprattutto ieri le polveri (Pm 2.5) si sono alzate su valori che io non ricordo di aver mai visto per questo pericoloso tipo di inquinante". Si tratterebbe, spiega ancora Grazzini, dell’"effetto combinato di giorni e giorni di inversione termica con il conseguente accumulo di inquinanti”.
Quasi un mese da bollino rosso
Alla luce di questi dati e di quelli fuori soglia nelle altre province dell’Emilia Romagna, restano in vigore fino a mercoledì 21 febbraio compreso, in tutta la regione, le misure emergenziali previste dalla manovra anti-smog, che limitano la circolazione dei veicoli più inquinanti inclusi i diesel Euro 5. Si tratta di un’emergenza senza fine, poiché i provvedimenti da bollino rosso sono ormai in vigore dal 25 gennaio, quindi da 28 giorni consecutivi.
L'attivazione delle misure emergenziali viene decisa da Arpae, sulla base delle previsioni di superamento dei valori limite giornalieri delle Pm10: il raggiungimento del livello di allerta è segnalato con un bollino rosso nel bollettino emesso oggi, che decreta il permanere dello stato di allerta in tutta la regione.
Milano tra le città più inquinate del mondo
Le misure emergenziali anti-smog
Le misure emergenziali, che impongono limiti alla circolazione anche ai diesel Euro 5, comprendono di fatto anche la domenica ecologica del 18 febbraio e restano in vigore fino a lunedì 19 febbraio compreso, prossimo giorno di controllo.
Le restrizioni saranno revocate se le previsioni indicheranno un ritorno al di sotto del valore limite delle Pm10. In base al provvedimento, oltre ai diesel Euro 5, si fermano anche i veicoli più inquinanti già bloccati durante la settimana in applicazione della manovra ordinaria: i diesel fino a Euro 4, i veicoli a benzina fino agli Euro 2, quelli a gpl/benzina e metano/benzina fino agli Euro 1, ciclomotori e motocicli fino agli Euro 1.
Prosegue anche il divieto di utilizzare biomasse nei generatori di calore con certificazione inferiore a 4 stelle nelle abitazioni dotate di riscaldamento alternativo. È prevista, inoltre, la riduzione delle temperature negli ambienti di vita riscaldati a un massimo di 19 gradi (con un + 2 di tolleranza) nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative, associative o di culto, nelle attività commerciali. La temperatura va ridotta fino a un massimo di 17 gradi (con un +2 di tolleranza) nei luoghi che ospitano attività industriali e artigianali.