REDAZIONE BOLOGNA

Smart working, scatta la vertenza

I sindacati Fai-Cisl e Flai-Cgil denunciano che la Montenegro ha introdotto nuove direttive che limitano “un modello di lavoro praticato da anni senza problemi”. Indetto il blocco degli straordinari

Smart working: battaglia nello stabilimento della Montenegro

San Lazzaro (Bologna), 4 febbraio 2024 – Battaglia sullo smart working negli stabilimenti della Montenegro di San Lazzaro e Zola. L’azienda ha introdotto, "unilateralmente", denunciano Fai-Cisl e Flai-Cgil, nuove direttive che riducono la possibilità di lavorare da casa.

I dipendenti hanno risposto dando mandato ai sindacati di indire il blocco degli straordinari e di ogni forma di flessibilità, rendendo pubblico il verbale di assemblea in cui è stato deciso di aprire la vertenza. "I lavoratori hanno preso atto che l’azienda intende stravolgere un modello di lavoro praticato da anni che, per esplicita ammissione aziendale, non ha mai mostrato segni di inefficienza o altro - si legge nel documento redatto in assemblea -. I sindacati hanno cercato una soluzione negoziale che potesse contemperare le esigenze aziendali con le aspettative dei lavoratori su una tematica che impatta in maniera profonda sulle condizioni di lavoro e sulle loro famiglie, ma, nonostante la più volte ribadita disponibilità al confronto fatta dall’azienda si prende atto della sostanziale indisponibilità ad addivenire ad alcuna soluzione-, riporta il documento- rilevando ridotti margini di dialogo anche per chi ha figli o assiste persone in difficoltà".

Peraltro, ricorda l’assemblea dei lavoratori, "il nuovo regolamento sconfessa l’accordo integrativo firmato ad ottobre 2023 tra le parti. Una proposta inaccettabile per lavoratori che hanno sempre creduto nei valori aziendali". Di qui l’apertura di una vertenza e il mandato a Cgil e Cisl dib trovare una soluzione negoziale.