REDAZIONE BOLOGNA

"Situazione buona, ma basta spaccio"

Il progetto Porte Aperte garantisce maggiore sicurezza a Bologna, ma la questione dello spaccio preoccupa gli hotel di lusso. Alcuni clienti segnalano miglioramenti, ma persistono problemi legati alla microcriminalità.

"Situazione buona, ma basta spaccio"

Cristian Maini, Albergo Rossini 1936 e hotel Re Enzo: «I miei clienti dicono che la sicurezza è migliorata»

"Questo progetto (Porte Aperte) è molto importante, sicuramente garantisce una sicurezza maggiore non solo agli ospiti ma anche ai cittadini in generale. Ho l’Albergo Rossini 1936 e l’hotel Re Enzo e, nella zona del teatro comunale e di piazza Verdi, i tutors in borghese che girano per strada di notte rappresentano un forte deterrente contro la microcriminità. Il risultato: i miei clienti dicono che la sicurezza è migliorata. La questione dello spaccio non è ancora pienamente risolta e, avendo una clientela soprattutto di lusso, l’immagine che diamo può apparire un problema. Per il Re Enzo la situazione rispetto ad alcuni anni fa è lievemente peggiorata, specie perché nel fine settimana in via del pratello si tende a un consumo eccessivo di alcol, e qualche balordo in giro spesso importuna i turisti".