Sistemi informatici crollati. Al Marconi tre voli a terra. E ritardi fino a due ore

Il crollo informatico che all’alba di ieri ha colpito le piattaforme di tutto il mondo è arrivato anche all’aeroporto Marconi, benché per fortuna portando disagi tutto sommato contenuti rispetto a quelli patiti da altri scali. I voli in partenza ieri mattina hanno infatti subìto ritardi al massimo di due ore e mezza, anche se è stato necessario cancellarne tre, diretti a Roma, Zurigo e Istanbul.

I guasti ai dispositivi Microsoft, dovuti a un problema di aggiornamento del software di sicurezza ’Crowdstrike’, hanno mandato in tilt il sistema dei trasporti e bancario a livello globale. Sono stati però gli aeroporti a subire le principali ripercussioni, per l’impossibilità di trasmettere per via telematica i dati dei viaggiatori in possesso delle compagnie aree. Tradotto, il personale di terra delle società di handling ha dovuto scrivere a mano, uno per uno, il nome e il cognome di tutti i passeggeri per permettere loro di salire sul volo.

Questo ha inevitabilmente provocato dei ritardi per quanto riguarda i voli in partenza e le code ai check-in, quest’ultime in realtà non nuove nello scalo bolognese a causa dei lavori per l’allargamento dell’aeroporto. Fortunatamente, nonostante il down informatico, il Marconi ha retto bene la situazione, a differenza di altri scali esteri, che sono stati costretti a chiudere.

Tra le compagnie maggiormente colpite dal problema di Microsoft c’è stata Ryanair, che con una nota ha invitato i passeggeri a "presentarsi in aeroporto almeno tre ore prima dell’orario di partenza previsto. Se dovete viaggiare e non avete ancora fatto il check-in per il vostro volo, potete farlo in aeroporto. Ci scusiamo sinceramente per gli eventuali disagi".

Nonostante la situazione al Marconi sia sotto controllo, l’aeroporto ha continuato per tutta la giornata di ieri ad avvisare i viaggiatori dei possibili disagi, sia attraverso gli annunci tramite gli altoparlanti, sia sui canali social dell’aeroporto, al fine di informare quante più persone possibile del rischio di ritardi.

In particolare, dal Marconi hanno fatto sapere che non è coinvolta direttamente la società che gestisce lo scalo, ma che i problemi informatici riguardano le compagnie aeree, motivo per cui il consiglio ai passeggeri è stato quello di controllare le singole app e i siti di quelle con cui sarebbero dovuti partire per monitorare via via la situazione.