Bologna, 10 lugio 2024 – Nonostante l’estate, il crimine non va in vacanza. Specialmente la microcriminalità: risse anche sanguinose, rapine, piccolo spaccio, continuano a tormentare alcune zone ’calde’, in particolare del centro. Così, entra in campo la polizia: il questore Antonio Sbordone è incaricato dell’organizzazione dei servizi per ordine e sicurezza pubblici.
Questore, in piazza XX Settembre non c’è pace?
"Premetto che non c’è un allarme in alcuna zona di Bologna e nemmeno lì. Ma qualche contesto di rischio c’è, va a cicli: a volte è peggio in Bolognina, altre in Galleria 2 Agosto, ora in piazza XX Settembre. Anche se le cose paiono migliorate, grazie ai nostri servizi specifici e ai recenti arresti. Vero è che, per fortuna, non possiamo mandare tutti in galera, in Italia: per risse e piccoli spacci non ci si va. Allora, servirebbero più misure a sostegno di chi vive ai margini e una maggiore integrazione, dato che, è un dato oggettivo, gran parte dei reati vedono coinvolti stranieri extracomunitari".
Cosa cambia, in estate?
"Organizzando i servizi di sicurezza teniamo conto anche della stagione. A Bologna in estate c’è una trasformazione sostanziale, perché gli studenti se ne vanno. Ma i malintenzionati restano. Dobbiamo allora garantire un periodo tranquillo a chi rimane in città; con quest’obiettivo accogliamo con favore i tanti eventi serali e notturni organizzati in centro la sera, che diventano presidi di sicurezza: penso alla Montagnola, alla pista da ballo che ha già ’cambiato faccia’ a piazza Aldrovandi, al programma di piazza Rossini. In questo contesto, il nostro focus principale diventa il deflusso di fine serata: dobbiamo evitare che chi torna a casa si imbatta in episodi spiacevoli".
Per esempio?
"Una delle criticità principali sono le rapine di strada. Perciò dobbiamo essere sul pezzo e vigilare sull’esodo post-serate, per tutelare chi rientra a casa. E prevenire fatti anche peggiori, penso per esempio alle violenze sessuali. Abbiamo pattuglie dedicate e la collaborazione dell’esercito, poi modificheremo i turni degli agenti appiedati spostando alla sera alcuni della fascia pomeridiana, che ora è meno frequentata. Le risorse ci sono, vanno usate al meglio. Anche i poliziotti a tutela degli obiettivi sensibili relativi alle crisi mediorentale e russo-ucraina possono contribuire alla tutela complessiva del centro storico. E funziona bene la sinergia con le altre forze di polizia e con la polizia locale".
Cosa può migliorare?
"Magari la collaborazione con la vigilanza privata: se riuscissimo a diventare un riferimento per i vari istituti, potrebbero diventare occhi extra a presidio del territorio e aiutarci a concentrare gli interventi dove ce n’è più bisogno, senza sprecare inutilmente le energie. E le telecamere: più sono e meglio è, anche se la copertura in centro è piuttosto buona".