CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Sicurezza a Bologna: il nuovo prefetto Enrico Ricci punta su videosorveglianza e dialogo

Focus su Bolognina e Pilastro. Tra le priorità, attenzione alla movida e potenziamento delle telecamere “Questo è un capoluogo bellissimo, accogliente e pieno di giovani, non si ferma mai: è una sua ricchezza”

Al centro il nuovo prefetto di Bologna, Enrico Ricci

Al centro il nuovo prefetto di Bologna, Enrico Ricci

Sicurezza e telecamere, lotta allo spaccio di droga e al terrorismo in ogni sua forma, dialogo e contatto costante con tutti i sindaci del territorio. Queste le priorità del prefetto di Bologna, Enrico Ricci, che dal 9 dicembre è subentrato ad Attilio Visconti.

Ricca l’agenda degli impegni per i suoi primi giorni in città: martedì c’è stata la prima riunione del Comitato per l’ordine pubblico in cui si è discusso del progetto del Comune per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani, oltre a un focus sulla situazione in Bolognina e al Pilastro, dopo gli arresti eseguiti di recente, ieri l’incontro con i sindacati per parlare, tra le altre cose, di sicurezza sul lavoro – "non è accettabile che ci siano così tanti morti sul lavoro" – e oggi è in programma una nuova riunione per la verifica delle misure di sicurezza per il periodo natalizio e la festa di Capodanno in piazza Maggiore con il rogo del Vecchione.

Tra gli obiettivi di Ricci, che ha prestato servizio in diverse sedi, quali Pisa, Genova e Torino, ed è stato prefetto delle province di Massa Carrara, Varese, Bergamo e Catanzaro, il dialogo con tutti i sindaci: sarà il prefetto della provincia, non solo della città, "terremo lo stesso rapporto con tutti, anche con le amministrazioni più piccole". E mai sottovalutare "la percezione dei cittadini" in tema di sicurezza, di cui "dobbiamo farci carico, non dobbiamo sottovalutare le preoccupazioni". L’importante è il "gioco di squadra corale, che richiede l’impegno di tutti. E qui ci sono le condizioni per farlo". Sulla videosorveglianza, che per Ricci è "molto, molto utile sia in fase di repressione sia in fase preventiva", d’intesa con i Comuni si andrà a verificare dove c’è più bisogno. "Il Ministero dell’Interno ha stanziato molte risorse in questo campo, "c’è un’implementazione continua". "C’è grande attenzione da parte del governo e del ministero dell’Interno sulle grandi città e in particolare su Bologna – specifica –. Le risorse le abbiamo e cercheremo di utilizzarle al meglio". Riguardo i servizi di alto impatto, assicura che continueranno, ma si punterà molto su "controlli continuativi costanti di tutte le aree, specialmente quelle più a rischio". In ogni caso, tiene a sottolineare Ricci, Bologna "non ha un’emergenza sicurezza" ed è in linea con gli altri grandi centri italiani. Bologna è di certo una città accogliente, "un’esperienza simile l’ho avuta a Bergamo". Sull’integrazione degli stranieri, e in partixolare dei minori, "è un tema delicato e richiede una grande attenzione", afferma, e grande attenzione sarà data anche a tutte "le formazioni estremiste che costituiscono un pericolo eversivo per le forze dello Stato", afferma, parlando del gruppo primatista e neonazista sgominato nei giorni scorsi, i cui vertici operavano nel Bolognese, che preparava un attentato anche contro la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Attenzione speciale anche alla movida, che a volte può diventare molesta.

"Bologna è una città bellissima molto vivace e che non si ferma mai, la città vive per l’intero arco della giornata, è piena di giovani e questa è una sua ricchezza. Tutte impressioni largamente positive".