CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Si schianta in auto contro un albero. Giovane fotografo muore sul colpo

Matteo Pagnoni, 36enne di Castello d’Argile, ha perso la vita in via Emilia Levante dopo lo scontro con un’altra vettura

Matteo Pagnoni, 36enne di Castello d’Argile, ha perso la vita in via Emilia Levante dopo lo scontro con un’altra vettura

Matteo Pagnoni, 36enne di Castello d’Argile, ha perso la vita in via Emilia Levante dopo lo scontro con un’altra vettura

Prima lo scontro con un’altra auto, poi lo schianto violentissimo contro un albero. Nella notte tra lunedì e martedì, intorno all’una, le strade bolognesi sono tornate a macchiarsi di sangue. A perdere la vita è stato Matteo Pagnoni, giovane di 36 anni che abitava con la famiglia a Castello d’Argile. Secondo una prima e parziale ricostruzione, la vittima a bordo della sua Fiat 500 X stava percorrendo via Bellaria in direzione via Emilia Levante verso il centro quando, per cause ancora al vaglio della polizia locale, si è scontrata con un altro veicolo. Dopo il violento impatto, l’auto guidata dal trentaseienne ha poi terminato la sua corsa andandosi a schiantare contro un albero all’altezza del civico 107, finendo fuori dalla carreggiata. Sul posto, oltre agli agenti della Locale intervenuti per i rilievi del caso, sono arrivati anche i vigili del fuoco e gli operatori sanitari del 118 con un’ambulanza e un’automedica. Le condizioni del giovane sono sembrate da subito gravissime: il trentaseienne – che è risultato negativo all’alcool test – è stato trasportato d’urgenza al Maggiore in codice di massima gravità, ma a nulla sono serviti i tentativi di salvargli la vita: Pagnoni è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. Illeso, invece, il conducente dell’altro veicolo coinvolto. Resta ora da chiarire l’esatta dinamica dell’incidente sulla quale stanno lavorando gli agenti della Locale: sarà loro il compito di ricostruire le varie fasi dello scontro mortale e far luce sulle cause. Originario di Cento, nel Ferrarese, Pagnoni viveva da tempo con la famiglia a Castello d’Argile, dove era molto conosciuto e apprezzato.

Da sempre un grande amante di natura e animali, si era laureato in Scienze naturali all’Alma Mater, ma fin da piccolo la sua vera passione, che nel tempo si è trasformata in un lavoro, era la fotografia. A testimoniarlo sono i tantissimi scatti – con cui ha partecipato a mostre dedicate e vinto diversi riconoscimenti – pubblicati sui suoi profili social dove vengono ritratti animali e paesaggi. Pagnoni era anche un videomaker, aveva fondato una piccola casa di produzione realizzando videoclip, docufilm, spot e reportage.

"È stato – ha scritto su Facebook Alessandro Erriquez, sindaco di Castello d’Argile, che ha chiamato i genitori del ragazzo per esprimere il cordoglio di tutto il paese – un tristissimo risveglio. Ci lascia una gran bella persona, con tante passioni, dotata di altissimo senso civico. In questo momento di grande angoscia, dopo aver parlato con il papà, esprimo, a nome di tutta la comunità di Castello d’Argile profonda vicinanza alla famiglia".

Con la morte di Matteo Pagnoni si allunga tragicamente la scia di sangue che sta macchiando le strade del Bolognese: solo nell’ultimo mese, infatti, sono stati sei gli incidenti mortali registrati nella nostra provincia.