Bologna, 5 marzo 2024 – Un poliziotto è sempre un poliziotto. Anche quando è libero dal servizio. Anche quando rientra, il sabato notte, dopo una serata trascorsa con gli amici. Così, i due giovanissimi agenti del commissariato Santa Viola e il collega della Guardia di Finanza che era in auto con loro non ci hanno pensato un attimo a intervenire quando hanno notato una macchina ribaltata al margine della strada. Erano le 5 del mattino, gli agenti hanno notato l’auto ferma lungo la Ferrarese in direzione di Castel Maggiore, in un punto poco illuminato subito dopo una curva.
I tre si sono fermati e, mentre il finanziere segnalava la situazione di pericolo alle macchine che stavano arrivando, i due poliziotti sono andati a controllare se ci fosse qualcuno all’interno dell’abitacolo. Hanno notato così il trentenne, anche lui appartenente alle forze dell’ordine, in forza alla penitenziaria, incastrato all’interno della macchina, incapace di uscire fuori da solo. L’auto, tra l’altro, era a gas: motivo per cui non c’era un attimo da perdere.
I poliziotti, di 24 e 26 anni, dopo aver allertato il 118 e i vigili del fuoco, notando che dalla macchina stava fuoriuscendo qualcosa, hanno deciso di agire: prima hanno tentato di aprire gli sportelli, che si erano però bloccati; poi hanno provato a spaccare a calci il parabrezza, che non ha ceduto. Alla fine, con una pietra, lo hanno infranto , riuscendo così, insieme, a tirare fuori finalmente l’uomo dall’abitacolo.
Il ferito, che era rimasto cosciente, all’arrivo dei sanitari del 118 è stato medicato sul posto. Nell’incidente, per sua fortuna, non ha riportato gravi conseguenze, ma solo una grandissima paura. In via Ferrarese sono arrivati anche i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno provveduto a mettere in sicurezza la macchina, per il rischio che potesse esplodere, e poi a portarla via, liberando così la strada.
I poliziotti e il finanziere, dopo essersi accertati che il collega stesse bene, se ne sono andati a casa, a riposare. La mattina successiva, l’agente della penitenziaria li ha chiamati subito, per ringraziarli del loro intervento, per averlo salvato. Senza la loro prontezza, l’uomo avrebbe rischiato di perdere la vita, imprigionato nell’auto senza possibilità di liberarsi da solo.