I carabinieri del Comando provinciale di Bologna continuano l’attività di contrasto alle truffe e invitano la cittadinanza a seguire alcune regole per evitare di cadere nella trappola dei malfattori che ogni giorno si inventano raggiri sempre più raffinati per ingannare il prossimo, al fine di ottenere un vantaggio economico. Di fronte a una truffa è fondamentale rivolgersi subito alla stazione carabinieri più vicina per denunciare l’accaduto e consentire ai militari di avviare le indagini, coordinati dalla Procura della Repubblica.
Soltanto nell’ultima settimana, i carabinieri si sono trovati di fronte anche situazioni eterogenee e ingegnose, quindi non solo truffe online o truffe del finto avvocato o finto appartenente alle forze dell’ordine, ma anche truffe specifiche per agire sulla psiche dei malcapitati, come accaduto a Molinella. Qualche giorno fa, una settantenne è andata dai carabinieri per denunciare una truffa che aveva subito sui social network, dove era stata contattata da un soggetto ignoto che l’aveva convinta a filmarsi e fotografarsi nuda, poi a trasferirgli diverse migliaia di euro per essere "liberata dal male". Fortunatamente, quando la donna si è resa conto che l’interlocutore era soltanto un ciarlatano, è andata dai carabinieri, anche se alleggerita in banca di circa 20mila euro. Una truffa con la stessa dinamica era avvenuta a marzo dello scorso anno nel sanlazzarese.
Una giovane del territorio era stata irretita da un sedicente cartomante, un 30enne poi denunciato dai carabinieri. L’uomo l’avrebbe prima indotta a farsi delle foto osé per poterla ‘purificare’ da chissà quale entità maligna. Poco dopo le aveva chiesto una cifra ingente per non pubblicare le suddette foto hard su alcuni siti internet. Scoperto l’inganno la ragazza si era rivolta ai militari.
z. p.